La notizia del mancato rinnovo del contratto per la gestione del Movicentro allo ZAC! ha fatto in un battibaleno il giro di Ivrea, dei dintorni e anche oltre. Migliaia le voci che chiedono all’amministrazione comunale di Ivrea di non interrompere quell’esperienza di comunità aperta, inclusiva e solidale.
In soli due giorni si stanno superando le 4500 le firme per la petizione “Rinnovate il contratto dello ZAC!” lanciata da diverse associazioni* del territorio. E’ uno spettacolo vedere il contatore che aumenta a vista d’occhio! Le associazioni promotrici sono realtà impegnate in diversi settori che hanno nello ZAC! un punto di riferimento sicuro, aperto e accogliente. A loro si sono unite migliaia di cittadine e cittadini che condividono i principi e i valori dello ZAC! e che non vogliono rinunciare a un luogo dove si coltiva il ben-essere collettivo.
Oltre alle migliaia firme, un grande risultato, la rete ormai è piena di appelli all’amministrazione comunale e al sindaco Stefano Sertoli perché rinnovino subito il contratto allo ZAC! Il motivo dell’urgenza è chiaro a tutti, tranne all’amministrazione eporediese. Lo ZAC! è un progetto lieve ma molto complesso, fatto di organizzazione rigorosa, di centinaia di relazioni e collegamenti, di partecipazione a bandi di finanziamento che chiedono prima di tutto l’esistenza in vita del proponente; lo ZAC! è fatto di lavoro e non si può – a maggior ragione in questo peridio di crisi economica e sociale a causa della pandemia – non confermare quanto di buono esiste e nemmeno lasciarlo appeso all’incertezza per mesi.
Perché ho firmato …
Se l’amministrazione eporediese volesse capire meglio perché non è giusto interrompere l’esperienza dello ZAC! può leggersi le centinaia di motivazioni lasciate da chi ha firmato la mozione. Oppure leggere i diversi appelli scritti e in video, come quello di Marco Peroni, artista e operatore culturale, che in un post su facebook scrive che “Lo Zac! oggi è una realtà intelligente e generativa, a suo modo anomala, quale si può trovare solamente in città di dimensioni molto più grandi della nostra. (…) È un gruppo di lavoro di provincia, mai provinciale, che si distingue per la capacità di intercettare e mescolare con disinvoltura realtà sociali, produttive, culturali, anagrafiche diverse, diventando un laboratorio dove le tensioni e le differenze possono rivelarsi, confrontarsi, quindi anche sgonfiarsi e generare sintesi.” O quello di Alessio Spetale, un ex studente delle superiori a Ivrea che scrive sempre su fb: “Chi di noi faceva le superiori a Ivrea si ricorda che cos’era il Movicentro prima che arrivassero i ragazzi e le ragazze dello ZAC!: un posto grandissimo e vuoto. Un inutile spreco. Poi arrivarono loro, regalandoci concerti ogni sabato, pure gratuiti; regalando a tutti noi non discotecari ma con la voglia di uscire un luogo di aggregazione e di confronto. Lo ZAC ha saputo coniugare eventi per giovani con eventi per meno giovani, creando qualcosa di unico in una città che anno dopo anno si spegne sempre più. Lo ZAC è minimo impatto ambientale, dove ti vendono la MoleCola al posto della Coca-Cola, e dove le uniche birre che trovi sono della zona. Lo ZAC è il Made in Italy tanto decantato da una certa politica, la stessa che ora, di punto in bianco, decide di mettere a rischio la sopravvivenza di un esperimento riuscito ottimamente. #iostoconlozac perché dal 2014 salvano dalla noia della provincia torinese centinaia di persone che non avrebbero un posto alternativo in cui andare.”
Con lo ZAC! anche la politica (una parte…)
Nel consiglio comunale di giovedì 28, saranno presentate dalla minoranza due mozioni e un’interpellanza. Il gruppo Viviamo Ivrea con il consigliere Francesco Comotto, chiede al sindaco e alla giunta di “valutare con ponderazione la decisione appresa sui giornali tralasciando scelte di tipo ideologico, ma basandosi esclusivamente sulle attività messe in atto dalla cooperativa in questi sei anni; di portare nelle commissioni consiliari competenti la tematica del rinnovo anche alla luce dell’importante rilievo sociale delle attività esercitate in questi anni; e di riconsiderare quanto proposto da alcuni consiglieri di maggioranza alla luce dell’impatto negativo cha una decisione di mancato rinnovo avrebbe sull’interesse collettivo, sia in termini lavorativi che economici che socio-culturali.”
I consiglieri Maurizio Perinetti e Andrea Benedino firmano la mozione del PD che chiede al sindaco di “convocare con urgenza una riunione della Conferenza dei capigruppo al fine di esaminare il problema e discutere gli orientamenti rispetto all’utilizzo del Movicentro e alle modalità di salvaguardia di una importante e proficua esperienza della città di Ivrea“.
Il M5S con il consigliere Massimo Fresc presenta invece un’interpellanza e nel loro comunicato si legge: “Vigileremo affinché, pur in un contesto di lecita ridefinizione delle condizioni contrattuali, si tenga conto dell’importante ruolo svolto dallo ZAC! in quest’area comunale che deve rimanere uno spazio di condivisione comune, luogo di cultura e di socialità per la comunità eporediese e porremo attenzione affinché non vengano usati pretesti di rinnovo contrattuale capestro per svilire una delle poche realtà di promozione sociale della nostra città.“.
Sostiene convintamente lo ZAC! anche Franco Giorgio di Art. 1 che in un video spiega perché sta con lo ZAC!, “Lo Zac è stato in questi anni un esempio di innovazione, sostenibilità, creazione di posti di lavoro, cultura, solidarietà, integrazione e partecipazione. È quanto di più vivo e vicino al pensiero Olivettiano che ci sia stato negli ultimi anni. Un gruppo di persone che con un’idea che ha ridato vita e restituito ai cittadini un luogo di collaborazione e sperimentazione di percorsi legati alla rigenerazione urbana, alla comunità e all’economia solidale. Per questo #iostoconloZAC”
Dalle forze politiche fuori dal consiglio comunale c’è stato l’intervento del Circolo di Ivrea di Rifondazione Comunista che non ha dubbi “Si tratta chiaramente di una scelta politica. La giunta eporediese a traino leghista non condivide i valori e i principi del progetto ZAC! Evidentemente quell’esperienza unica è troppo “di sinistra”, troppo ambientalista, troppo pacifista, troppo inclusiva e accogliente, troppo antirazzista.” E continua “Lo ZAC! è un modello esemplare di recupero di aree urbane a rischio abbandono e degrado fisico e sociale. Un presidio e un avamposto per la città. Un progetto di economia di prossimità, di cura del territorio, di impegno civico, solidarietà, cultura. Qualsiasi sindaco sarebbe orgoglioso di avere nella propria città un progetto della portata dello ZAC! E invece il primo cittadino di Ivrea tace.”
Insomma, anche se l’amministrazione comunale oggi fa sapere che “Nessuno ha mai pensato di chiudere lo ZAC!“, nessuno si sente invece tranquillo, anche perché non sono poche le voci che dicono che il comune vuole emettere presto il nuovo bando. L’immediata reazione della popolazione è un fatto molto positivo e di sicuro nessuno abbasserà la guardia. Lo sappiano là in Comune che l’unico modo per tranquillizzare chi vuole che lo ZAC! non chiuda è di rinnovare subito il contratto alla sua prima scadenza di fine luglio.
Cosa posso fare per aiutare lo ZAC!
Tutti stiamo chiedendo “Cosa possiamo fare per aiutarvi?” Gli amici dello ZAC! invitano a condividere i video pubblicati sulla pagina fb della cooperativa “ZAC! Zone Attive di Cittadinanza” e a contribuire alla campagna con “la vostra bella faccia! preparando un breve video orizzontale (max 20 secondi) per sapere a tutti perché stai con lo ZAC!” da pubblicare sui profili social con l’hashtag #iostoconloZAC e infine di utilizzare come foto di copertina sulla pagina FB quella dello ZAC! in fiore. Tante altre iniziative nasceranno nelle prossime settimane, fino a quando non ci sarà il rinnovo!
allo ZAC artigiani a km zero …
Cadigia Perini
* Associazioni prime firmatarie: Ecoredia Gruppi di acquisto solidale di Ivrea e Canavese, Circolo Legambiente Dora Baltea, Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta, Arci Servizio Civile Piemonte, Acmos, Associazione Albero della Speranza, Associazione Bellavista Viva, Associazione MOABI, Associazione Rosse Torri, ANPI di Ivrea e Basso Canavese, Centro Documentazione Pace, Centro Gandhi, Emergency Canavese, Fraternità CISV del Castello di Albiano, Fridays for Future Ivrea, Good Samaritan, Laboratorio Civico, Libera Coordinamento Ivrea e Canavese, MIR Ivrea, Pubblico-08, Osservatorio Migranti, Serra Morena APS, Senza Confini OdV