L’operazione di polizia nelle sedi di Forza Nuova a Torino, Cuneo, e nella sede di Ivrea di Rebel Firm (vicini a FN) ha portato al sequestro di armi di offesa e materiale di propaganda nazi-fascista.
L’attivismo sempre più spavaldo dei gruppi di estrema destra ha portato su di loro l’attenzione della polizia. L’atto che ha fatto scattare l’indagine sembra sia stato uno striscione steso a Torino con la scritta “Spezza le catene dell’usura, vota fascista, vota Forza Nuova” con tanto di fascio littorio. L’indagine da Torino è arrivata fino a Ivrea dove ha sede Rebel Firm. Il gruppo è legato a FN Torino, come pure alla “comunità dodici raggi” (Do.Ra) di Caidate (VA) con i suoi aderenti denunciati per ricostruzione del partito fascista, sede chiusa e sequestrata. Il primo giugno Do.Ra ha partecipato, assieme ai vertici di Forza Nuova piemontesi, all’inaugurazione della nuova sede di Ivrea di RF, inaugurazione che avrebbe dovuto essere preceduta da una marcia con partenza da piazza Aldo Balla (partigiano Saetta) se la questura non si fosse espressa contrariamente, vietandola. Una decisione giunta a seguito delle pressioni di decine di associazioni, sindacati, partiti e società civile e democratica di Ivrea. Mentre si è tenuta lo stesso giorno la manifestazione antifascista già organizzata perché i promotori sanno bene che la cancellazione di una manifestazione fascista non vuol dire la cancellazione del fascismo in città, così, con l’ANPI in testa, quattrocento persone hanno attraversato la città soffermandosi davanti alle stele in ricordo dei partigiani e delle partigiane morte per la nostra libertà, fino ad arrivare nella piazza intitolata al partigiano Ferruccio Nazionale, giovane operaio e partigiano che a 22 anni decide di prendere le armi e combattere contro la dittatura fascista e l’occupazione tedesca, decisione che lo portò al sacrificio estremo in nome della libertà e della costruzione di un mondo diverso. Ferruccio Nazionale fu impiccato il 29 luglio di 75 anni fa dalla Xª Divisione MAS nella piazza del municipio di Ivrea. Proprio quella divisione celebrata e inneggiata dei gruppi succitati.
“I sequestri di oggi, dimostrano che avevamo tutte le ragioni a voler manifestare sabato 1 giugno a Ivrea contro la presenza fascista a Ivrea anche se il raduno del gruppo di estrema destra Rebel Firm legato a FN era stato vietato dal questore – dichiara Cadigia Perini, segretaria Prc-Ivrea – bene ha fatto l’ANPI a confermare il corteo antifascista che ha visto un’alta partecipazione di cittadine e cittadini antifascisti, democratici, e tanti giovani fra questi”. Sottovalutare il fenomeno della crescita di un attivismo violento di destra, favorito da un partito di governo che usa le stesse formule di odio, di guerra fra i poveri, è un grave errore, continua il comunicato di Rifondazione Comunista – Oggi più che mai, con gli attacchi ai diritti civili, con la caccia al “diverso”, con i respingimenti, con l’offesa della Costituzione, è necessario un antifascismo attivo e quotidiano da parte di tutte le persone democratiche che credono nei valori fondanti della nostra Costituzione nata dalla Resistenza partigiana. Questi gruppi di estrema destra vanno sciolti, non deve essere permesso loro di partecipare alle elezioni democratiche, il fascismo e il nazismo, sono contro la democrazia, termina il comunicato. Sulla vicenda interviene anche Simone Ciabattoni Consigliere “Torino in Comune”, Circ 4, della segreteria provinciale del Prc, “Apprendiamo da fonti giornalistiche che questa mattina, durante una operazione di Polizia presso diverse sedi di Forza Nuova tra le quali Torino ed Ivrea – più che sedi covi di violenza-, sono stati ritrovati manganelli, scudi, mazze da baseball e altri oggetti atti ad offendere nonché materiali di ispirazione nazi-fascista. Solo alcune settimane fa siamo scesi in piazza, nel quartiere Aurora, contro l’annunciata iniziativa di Forza Nuova in uno dei quartieri più impoveriti della città. I fascisti hanno come unico obbiettivo quello di fomentare violenza e guerra tra poveri senza risolvere alcun problema. Anzi, essi stessi sono parte in causa della situazione di degrado dei quartieri. Lo diciamo da anni, queste organizzazioni vanno dichiarate fuori legge, sono incompatibili con i principi della nostra Costituzione.”