Lo ZAC! torna nel mirino della destra eporediese, questa volta cavalcando il tema della sicurezza, non ce la fanno proprio a vedere il valore sociale e civile della Cooperativa che ha trasformato il Movicentro, da luogo di degrado desolato a spazio aperto, vivo e policulturale.
Come un disco rotto, la destra, dentro e fuori il consiglio comunale, si ripete attaccando senza novità la Cooperativa ZAC!. Il centro-destra eporediese gioca a far corrispondere gli episodi di delinquenza spicciola e di teppismo urbano perpetrati attorno alla stazione, alla cooperativa ZAC! che in quell’area svolge il suo lavoro. In realtà la Cooperativa è piuttosto fra coloro che subiscono il disagio provocato da quei comportamenti e non causa dello stesso. Come chiunque non in malafede sa, chi lavora o fa volontariato allo ZAC! prova a contrastare ogni situazione lesiva delle cose e delle persone, cerca soluzioni dialogando con le forze dell’ordine e altri soggetti coinvolti come il Centro di salute mentale, il Servizio per le dipendenze, i servizi sociali. Lo ZAC! è un presidio di legalità non un covo di fomentatori a delinquere.
Ieri era la maggioranza di centro-destra a trazione leghista che ce l’ha messa tutta per scalzare lo ZAC! dal Movicentro, oggi ci riprovano dai tavoli della minoranza. Ieri usavano i rapporti fra Rfi e Comune da regolarizzare, oggi il tema della sicurezza del sito dove la cooperativa opera, con l’obiettivo di … cacciare i “comunisti” dalla stazione (sic). Se non fosse penoso, sarebbe molto comico, le esternazioni di alcuni esponenti della Lega ricordano il Berlusconi che a chiunque non la pensasse come lui dava appunto del comunista. Offendendo sia chi riceveva l’accusa (che era tutto fuorché comunista) sia i comunisti, quelli veri. Comunque, il concetto espresso con semplificazione studiata arriva al punto: esprimere disprezzo senza dover troppo argomentare.
Eppure, la trasformazione ad opera dello ZAC! di quell’errore urbanistico e sociale che è stato il Movicentro così congegnato, dovrebbe essere lampante a tutti. Si è passati da luogo di abbandono e vuoto degrado a esempio di rigenerazione urbana. Uno spazio con percorsi di inclusione, protagonismo giovanile, economia solidale, un luogo di collaborazione, aperto alla città, dove sperimentare percorsi di socialità. Ricordiamo che nel 2017 la cooperativa è stata ricevuta alla Camera dei deputati come una delle 101 storie raccontate nel libro “Alla scoperta della Green society” per descrivere “una società fresca, innovatrice, verde e socialmente impegnata che nasce del basso e innesca partecipazione attiva”. ZAC! è stato uno dei 100 spazi del progetto SPACE di Fondazione Compagnia di San Paolo e uno dei Civic Places in Italia – “spazi in cui è accaduto o accade tutt’ora qualcosa di importante per la comunità che ha generato legami e ispira l’impegno civico dei cittadini” – segnalato da Fondazione Italia Sociale e Touring Club Italiano.
Un orgoglio, dunque, per la nostra città e tutto il territorio. Ma non per tutti. E non perché ogni progetto e iniziativa può sempre migliorare, anche lo ZAC!, ma proprio perché altri sono i valori e gli ideali a cui si ispira la destra locale e nazionale. Un esempio lo è il Festival dei Giovani-Adulti rivolto agli studenti medi delle scuole del territorio torinese. Organizzato dall’associazione Fiori di ciliegio (vicina all’assessore regionale di FdI Marrone) ha ricevuto il patrocinio e il sostegno economico della Regione Piemonte guidata appunto dal centro destra. Un’iniziativa che sotto le spoglie di un evento culturale è sembrata piuttosto voler orientare le giovani generazioni verso ideologie nazionaliste e militariste.
Si oppongono dunque due visioni della società: la prima convinta della necessità dello sviluppo nei giovani di una cultura di pace, fratellanza e sostenibilità sociale e ambientale; la seconda che vuole esaltare i valori della Patria, del nazionalismo e della forza militare. In via generale, ma a maggior ragione in questo momento storico dove alto è il rischio di una terza guerra mondiale, nucleare, dove confini e nazionalismi producono solo morte, di quale cultura e valori han bisogno i giovani per l’oggi e il domani?
La smetta dunque la destra ad associare degrado e ZAC! per pura propaganda politica, perché nulla hanno a che fare l’uno con l’altra. E non c’è bisogno di una mozione d’ordine in consiglio comunale per ricordare che i consiglieri Gaudino e Vidano devono astenersi sulle mozioni che riguardano la cooperativa ZAC!, per loro formazione lo faranno senza indugio quando di ZAC! si discuterà.
Ma una cosa per lo ZAC! la deve fare anche la maggioranza: emetta finalmente quel benedetto bando per il nuovo affido di gestione degli spazi del Movicentro. Tolgano pretesti alla destra per accanirsi contro la Cooperativa.
Cadigia Perini