Vota Antò

Il mistero del tabellone detto tab detto ellone

Non è stato semplicissimo trovare il tabellone elettorale completo, che ricordavo fino a pochi anni fa presente in più punti della città. Una disposizione nazionale prevede infatti, per diminuire anche qui i costi, nelle città tra i 10.000 e i 30.000 abitanti la presenza di soli 5 tabelloni comprensivi degli spazi per i partiti e di quello per la lista ufficiale. Dedicandone uno a ogni quartiere periferico (Bellavista, San Bernardo, Torre Balfredo), ne resta uno per stradale Torino e uno per il centro.
Lo mettiamo nel posto più visibile e tradizionale (Corso Massimo D’Azeglio, vicino a OVS)? No, mettiamolo in via Circonvallazione di fronte al benzinaio, dove a piedi non passa mai nessuno.
E’ interessante il tabellone? Per diverse ragioni, capire chi c’è nel “listino” che ogni candidato Presidente si porta dietro automaticamente ( legge elettorale del Piemonte), scoprire liste mai sentite (civica Pentenero, Piemonte ambientalista e solidale, Libertà) ma a me era indispensabile per verificare una curiosità personale: il probabile effetto Giorgia, cioè il moltiplicarsi di nomignoli caratterizzati da “detto” che in passato non mi ricordo fossero molto frequenti.
Risultato: sulle liste dei candidati alle regionali nelle 13 liste vi sono ben 21 “detto”, un bel trionfo rispetto ai 9 delle elezioni del 2019. Nelle liste per le europee ci fermiamo a 18 ma le liste sono solo 12.
Alcuni esagerano, vedi Sergio De Caprio detto Capitano Ultimo detto Capitano detto Ultimo, ma l’Oscar lo darei alla coppia Ravalli Giovanni detto Revelli detto Ravelli e Ravello Roberto detto Revello detto Ravallo.
Non è Totò, è tabellone. Il partito cercatelo voi, comunque rischiamo di trovarceli in Consiglio Regionale.

FC