Facevo parte del gruppo di Legambiente. Con i miei amici decidemmo di aderire alla manifestazione con i pullman che partivano da Ivrea. Ci sembrava giusto manifestare pacificamente… Arrivammo a Genova verso le 10, cantando, felici di essere lì in quel momento!
A noi del circolo Legambiente di Quincinetto fu dato l’onore di aprire il corteo tenendo un grandissimo striscione “Voi G8 noi 6 miliardi“!
Ero felicissima, emozionata, carica, fiera ed orgogliosa. A un certo punto della manifestazione ci diedero il cambio, ci riposammo un attimo e ripartimmo. Eravamo a metà corteo …
Iniziai a vedere ragazzi che spuntavano dai vicoli laterali e si inserivano nel corteo. Un paio con lo zaino mi spinsero e sentii che dentro allo zaino avevano tipo sassi o cose comunque pesanti. Ne vidi un paio con manganelli … Poi le persone del corteo iniziarono ad agitarsi, urlavano di scappare, che la situazione era diventata critica..
Io e i miei amici iniziammo a correre tra i vicoli, cercando di arrivare nel quartiere Marassi dove avevamo i pullman. Ricordo che a Marassi c’era questo cordone di poliziotti con scudo antisommossa che non ci faceva passare. Ricordo fumo e gli occhi che bruciavano. Ricordo che poi però ci fecero passare e riuscimmo ad arrivare ai pullman.
Mentre rientravamo, alla radio, sentimmo di vetrine rotte, di auto prese a sprangate.
Da una parte mi sentii triste perché non era la manifestazione che volevo.
Ma dall’altra mi sentii orgogliosa perché fu una manifestazione con tantissime persone e che se ne sarebbe parlato.
Finché non lessi dei fatti accaduti alla scuola Diaz e di Carlo Giuliani …
Milena Sonza