Più di un episodio in questa strana estate: dai consiglieri comunali di Terracina che propongono d’intitolare una piazza a Berlinguer e Almirante insieme fino all’irruzione in Consiglio regionale di militanti di CasaPound
Tanti sono i motivi di preoccupazione in questo 2020, e potrebbe sembrare noiosa l’insistenza dell’Anpi sul risorgente vecchio e nuovo fascismo. A ben guardare, però, è un argomento centrale della nostra vita. Pensiamo, in Italia e all’Estero, a chi ignora i pericoli della pandemia, li sottovaluta, gestisce male la Sanità, preferisce i bagni di folla con selfie alla prudenza, nega addirittura l’esistenza del virus. A chi mette i contagiati nelle case per anziani… E’ sempre quella destra di odio, razzista e xenofoba, sovranista, che invece di migliorare Scuola e Sanità punta il dito contro i migranti. Di gente del genere siamo invasi, dagli sciocchi che scrivono sui muri a chi li sostiene tacitamente chiudendo gli occhi dall’alto di seggi e poltrone, fino ai governi che in ogni parte del mondo si sono trasformati in dittature…
Mario Beiletti
Di seguito, l’intervento estratto dal quotidiano Repubblica dell’08 agosto 2020 di CARLA NESPOLO presidente nazionale dell’Anpi
In questa strano mese d’agosto, mentre un caldo africano si alterna a devastanti temporali, si stanno susseguendo fatti che meritano più di una riflessione.
Fatti che, se presi nel loro insieme, si configurano come una vera e propria apologia del fascismo. Provo a metterne in fila alcuni.
Dei consiglieri comunali di Terracina (anche ex Pd) propongono d’intitolare una piazza nientemeno che a Berlinguer e Almirante insieme. L’educato e civilissimo comunicato di contrarietà dei figli di Berlinguer spero abbia chiuso per sempre la questione. Una famiglia che invece ha fatto una pessima figura è quella di Mussolini che pretende di far trasformare la cripta con le spoglie del dittatore in un mausoleo pubblico. Come se a un criminale, ispiratore e alleato di Hitler, si dovesse ancora memoria.
Poi, altri consiglieri comunali, di Roma, hanno proposto l’apertura (nella capitale d’Italia) di un bel museo del fascismo. Mozione che, in modo meritorio, è stata bloccata dalla sindaca Virginia Raggi. Ignari (i poverini) che in Italia non esiste un museo nazionale della Resistenza degno di questo nome anche se ci auguriamo che esso possa essere realizzato al più presto a Milano come da impegno congiunto di Comune, ministero per i Beni e le attività Culturali e Anpi.
Infine, altri due esempi tra i tanti. Il rifiuto della Prefettura di Roma di eseguire lo sgombero di CasaPound con il risibile argomento che ve ne sono anche altri: sottolineo che questo atteggiamento sta diffondendo tra la popolazione un marcato senso d’ingiustizia. Quindi, non possiamo dimenticare ciò che è avvenuto in Friuli-Venezia Giulia: in Consiglio regionale, a Trieste, c’è stata un’irruzione di squadristi di CasaPound che hanno letto deliranti proclami contro i migranti. Per tutta risposta il consigliere leghista Calligaris ha affermato che sparerebbe ai migranti stessi.
A Grado tale Felluga, responsabile della Protezione civile ha scritto su Facebook di forni crematori e squadroni della morte. Se questi signori fossero in Germania sarebbero già in carcere! Per apologia di reato! In Italia nessuno, neppure il governo o qualche magistrato, ha fatto mostra di accorgersene! A tutto ciò fanno da cornice episodi di violenza quasi quotidiana. Non si tratta di fare un quadro pessimistico della situazione. Certo, l’Anpi (in tutte le sue ramificazioni territoriali) reagisce puntualmente e con forza. E cosi i sindacati, l’Arci e l’associazionismo sociale e culturale, ma va detto: il silenzio del governo e segnatamente del ministro dell’Interno è ormai assordante. Prevedibili calcoli elettorali non possono far tacere un’indignazione democratica di cui l’Anpi è portavoce e custode. Quousque tandem..? L’italia è un Paese antifascista. Non dimentichiamolo.