Un’altra vittima della “sicurezza”

Ennesimo appuntamento annullato per le richieste sulla “sicurezza”

Comunicato appena giunto i redazione:
Ij Croass del Borghet,
dopo un pluriennale trascorso di adeguamenti sempre in linea con le richieste della Commissione vigilante, preso atto delle insostenibili richieste in materia di sicurezza formulate dagli enti competenti all’ultimo momento, hanno deciso con molta tristezza e rammarico di:
ANNULLARE
il Concerto Benefico Raccolta Fondi “InsiemePerCasaInsieme 2018” in programma in Borghetto sabato 30 giugno alle ore 21:00
Ringraziamo la disponibilità, la professionalità e la pazienza di SHARYBAND che aveva con noi condiviso il progetto in favore della Onlus.

Ormai non si contano più gli appuntamenti annullati a causa delle strettissime norme impartite per tutta Italia dalla Circolare Gabrielli (capo della Polizia n.d.r.) emanata a seguito dei gravi incidenti di Piazza S.Carlo a Torino nel giugno 2017.
Senza distinguere tra appuntamenti grandi e piccoli, nazionali o paesani, la Circolare pretende di assoggettare qualunque manifestazione, dal concertino al carnevale, dalla gara al megaevento, a obblighi quali la redazione di un piano di sicurezza redatto da tecnici competenti, la recinzione dello spazio, la presenza di numerosi addetti formati per la sicurezza, l’impossibilità di accedere allo spazio tramite sbarramenti, vie di fuga, cartellonistica, ecc.
A memoria ricordiamo quindi la cancellazione del Carnevale di Chiaverano, della Festa della Polveriera a Ivrea, della Rassegna della bovina pezzata rossa e Sagra del bollito a Ivrea, del Festival A night like this e della Festa degli artisti da strada ancora a Chiaverano, della manifestazione sportiva Ivrea che corre.
Tutte manifestazioni evidentemente pericolose e probabili obiettivi del terrorismo internazionale.
A ulteriore beffa Gabrielli è venuto di persona a Ivrea per verificare l’organizzazione del Carnevale compiacendosi del fatto che “Ivrea è la dimostrazione che le cose si possono fare” dimenticando volutamente che non tutti possono stanziare 40.000 euri per l’occasione.
E’ evidente ormai che la questione non può continuare ad essere affrontata caso per caso dai singoli organizzatori, che spesso sono animati solo dalla forza del volontariato e già faticano a far quadrare i conti senza alcun tornaconto personale.
Se non si vuole inaridire un tessuto sociale già provato dalla crisi e dalla individualizzazione sempre più spinta, le istituzioni del territorio, i Comuni in primis, devono trovare un terreno di condivisione con Prefetti e forze di Polizia per far sì che la “sicurezza” non ammazzi del tutto la partecipazione, soprattutto dove la sicurezza non è mai stata un problema.

Francesco Curzio