Un nuovo racconto della rubrica Ospitalità di Intercultura

Intercultura promuove la pace attraverso la conoscenza reciproca dell’altro, senza pregiudizi o stereotipi. Questo messaggio viene promosso con l’invio delle ragazze e dei ragazzi in altri paesi e l’ospitalità di loro coetanei da tutto il mondo. Ecco il secondo racconto della rubrica “Ospitalità” a cura del Centro locale di Ivrea.

Testimonianza di Tiziana (mamma ospitante per brevi periodi)

Quando penso agli anni trascorsi ad accogliere ragazzi provenienti da tutto il mondo durante il Carnevale di Ivrea, mi rendo conto di quanto questa esperienza abbia arricchito la mia vita e quella della mia famiglia.
Negli anni, abbiamo avuto il privilegio di ospitare giovani straordinari, Karla (Costarica) e Allison (Hong Kong) durante il concorso fotografico. Dal 2016 abbiamo offerto ospitalità durante il Carnevale di Ivrea e così sono arrivati Gudrum (2016 Islanda), Julia (2017 Belgio), Jucca (2018 Finlandia), Kerem (2020 Turchia), Neylis(2023 Cile) e Sophia (2024 Paraguai). Ognuno di loro ha portato con sé la propria cultura, il proprio entusiasmo e una parte della loro storia che si è intrecciata con la nostra.

Negli anni ho imparato quali sono le informazioni che mi servono in anticipo rispetto all’arrivo dei ragazzi, così il giovedì prima del loro arrivo invio il mio messaggio: “Ciao sono Tizi la mamma della famiglia dove sarai ospite, mi servirebbe sapere se hai allergie alimentari e cosa non ti piace proprio mangiare. A casa troverai me, mio marito Claudio, suo figlio Gugliemo e poi il Nonno, Roby con Pepi, Gianpa etc.

Quando arrivano da noi, i ragazzi trovano una casa in fermento. Durante il Carnevale la nostra famiglia si allarga, perché amici di ogni età si trasferiscono da noi per quei giorni di festa. Gli impegni di Claudio, mio marito e Tesoriere della squadra dei Credendari Aranceri scandiscono le 3 giornate di tiro. La sveglia suona prestissimo per correre in Piazza Freguglia ad avviare le attività e quindi, di solito, il sabato mattina mi ritrovo ad interrogarli su come gli piace essere svegliati (sveglia o leggera scossa del letto?) e a patteggiare sul tempo che gli servirà per essere pronti ad uscire di casa. La nostra casa si riempie di risate, di racconti e di quel calore unico che solo le relazioni autentiche sanno creare. È un microcosmo vivace, dove si respira un’atmosfera di condivisione e appartenenza.

Essere una famiglia per qualcuno in un tempo così breve è una sfida ed un dono. È sorprendente quanto intensi possano essere i legami che si creano. Tra momenti condivisi e piccoli gesti quotidiani, abbiamo scoperto quanto l’ospitalità non sia solo aprire la porta di casa, ma soprattutto aprire il cuore. Anche dopo la loro partenza, il legame resta vivo. Ci sentiamo per gli auguri, ci scambiamo foto e messaggi, e seguiamo le loro vite da lontano. Sapere che stanno bene e che ci ricordano con affetto ci riempie di gioia e orgoglio.

Questa esperienza ci ha insegnato che ogni incontro è un’opportunità di crescita, un ponte che avvicina culture e persone. Il Carnevale di Ivrea, per noi, non è solo una festa, ma un momento di condivisione autentica, che ci ricorda quanto sia prezioso il valore dell’accoglienza. E ogni anno, quando il Carnevale si avvicina, ci ritroviamo a porci la stessa domanda: saremo pronti a vivere ancora una volta questa straordinaria avventura? La risposta è sempre sì, perché sappiamo che ogni esperienza sarà unica e indimenticabile, proprio come lo sono stati i nostri giovani ospiti.