Scuola: settanta giorni per agire

La riapertura dell’anno scolastico è dietro l’angolo. Primo incontro al Comune di Ivrea con alcuni dei firmatari della petizione “Riapriamo le scuole a settembre!”.

Una volta ricevuto l’invito dal Sindaco per un incontro in presenza, alcuni dei firmatari della petizione “Riapriamo le scuole a settembre!” si sono ritrovati per discutere le richieste da formalizzare in Comune.
Le esigenze emerse sono multiple, in particolare:
– portare a conoscenza l’amministrazione comunale della petizione, promossa per ora da almeno 700 persone: la priorità alla didattica in presenza è un elemento necessario e vincolante proprio perché, come sottolinea la petizione, la didattica a distanza durante il periodo di isolamento legato al Coronavirus ha mostrato molte criticitàGli alunni più fortunati possono seguire le lezioni, sono accompagnati dalla guida di un parente, si trovano in un ambiente adatto alla concentrazione necessaria e sono dotati di strumentazioni utili per la didattica a distanza. I meno fortunati, invece, non hanno le medesime opportunità, a partire dalla mancanza di un PC per ogni studente o della disparità nell’efficienza della linea telefonica. Sempre nel testo dell’appello si fa inoltre presente come bambini e ragazzi necessitino di tornare al più presto sui banchi di scuola anche per riappropriarsi di quelle relazioni e legami sociali di cui i minori hanno strettamente bisogno e necessità durante l’età dello sviluppo
– avere immediate informazioni sui percorsi ipotizzati per la ripresa delle attività scolastiche 2020-2021, poiché ad oggi nessuno tra cittadini, studenti, e addetti ai lavori (insegnanti, ATA,..) è a conoscenza delle intenzioni dell’amministrazione comunale per ciò che riguarda la ripresa scolastica;
– iniziare un dialogo con le amministrazioni che prosegua con incontri successivi per mantenere viva la comunicazione con i cittadini rispetto al puntuale e progressivo avanzare dei lavori.
– capire se esiste un tavolo tecnico tra Comune, Dirigenti, Tecnici e ragazzi che stia già lavorando in sinergia e quali siano le tempistiche pianificate.
– capire se esiste un censimento di spazi utili pubblici e privati per l’accoglienza di classi intere, senza turnazione.
Alcuni dei primi firmatari hanno incontrato tre referenti comunali: Giorgia Povolo (assessora a Politiche sociali, Sistemi educativi e diritto allo studio), Michele Cafarelli (assessore a Arredo urbano, Edilizia privata, Urbanistica) e Giovanni Repetto (Responsabile Servizi Istruzione e Politiche Sociali).
E’ stato comunicato quanto segue:
1) è rimarcato il fatto che la gestione delle scuole dell’infanzia, della primaria e della secondaria di 1° grado è di diretta competenza comunale, mentre la scuola secondaria di 2° grado è di pertinenza della Città metropolitana di Torino;
2) in settimana è previsto un tavolo di lavoro tra l’assessore Povolo, l’assessore Cafarelli, l’assessore al patrimonio (Elisabetta Piccoli) e le due Dirigenti degli istituti comprensivi (Dott.a Piovano e Dott.a Battista), durante il quale verranno messe in luce le relazioni tra il numero di studenti presenti per classe in ogni scuola e le aule potenzialmente libere e disponibili.
3) Verrà avviata la mappatura delle strutture pubbliche e private potenzialmente fruibili per le attività didattiche, con la verifica delle planimetrie degli edifici utili (già utilizzati e da utilizzare).
4) L’amministrazione comunale sta ipotizzando più strategie per la ripresa delle attività in presenza a settembre (edilizia leggera; educatori di supporto agli insegnanti) ma che ad oggi non sono garantite, sia per i pochi fondi messi a disposizione, sia per i tempi ristretti (ad oggi non sono ancora presenti né linee guida ufficiali né decreti ministeriali): si profila quindi la possibilità di una didattica alle medie per turnazione.
Dai firmatari è stato quindi richiesto un secondo incontro per la comunicazione puntuale dell’avanzamento lavori (ipotizzato a metà luglio), con un allargamento del tavolo di incontro sia ai Dirigenti scolastici, sia alle rappresentanze dei genitori del Consiglio di Istituto, sia al Consiglio Comunale delle Ragazze e dei Ragazzi, sia ai rappresentanti degli studenti delle diverse scuole, proprio perché attori principali del percorso educativo,esploratori di strategie di insegnamento differenti (in presenza prima e a distanza dopo) e critici costruttivi per una didattica futura.
Alla fine dell’incontro resta la sensazione che ci sia la volontà di agire, ma che tutto ciò che è pianificato nel prossimo futuro sarebbe potuto essere un già solido presente.
Come cittadini sentiamo il dovere di richiedere ancora più impegno, rapidità e creatività per non adeguarsi solamente alle linee guida ancora inesistenti, ma per pensare in anticipo ad azioni e soluzioni.

Cittadine e cittadini di Ivrea, genitori e insegnanti delle scuole eporediesi