Musica e performance dedicate all’innalzamento del mare e alla scomparsa di intere isole
Non è indispensabile lavorare in una grande città italiana come Milano o europea come Berlino per programmare contatti, collaborazioni e progetti in giro per il mondo. In campo artistico allargare lo sguardo è fondamentale e il confronto ricco di accrescimento reciproco.
Da Ivrea e dalla Valchiusella le forze riunite del gruppo musicale Satoyama e del collettivo teatrale Biloura partiranno a marzo per un tour di 10 giorni in Svezia per presentare lo spettacolo Sinking Islands 3.0 (album della band eporediese), concerto performativo creato insieme lungo una serie di residenze di creazione locali nel 2021e 2022.
“Con la vittoria del bando Green Pilot Tour”, scrivono i Biloura, “viaggeremo solo in treno, mangeremo vegano, vivremo e andremo in scena insieme con questa meraviglia di concerto-performance, che ci consegna una riflessione poetica sulla crisi ambientale, scevra da tinte apocalittiche. E’ anche un prezioso incontro tra sensibilità artistiche canavesane, oltre a Satoyama e Biloura, anche la poeta Tzarina Casiccia autrice dei testi e che ha appena pubblicato il suo primo libro “Mai Farsi arrestare di venerdì” (Eris Edizioni).”
La band Satoyama, formatasi a Ivrea nel 2013, caratterizzata da una musica immaginifica, onirica e una attenzione crescente alle emergenze ambientali, ha partecipato a numerosi festival jazz in Italia ed Europa, effettuando un primo tour in Svezia nel 2016 e poi un avventuroso viaggio in transiberiana tra Mosca e Vladivostock poi interrotto dall’epidemia Covid.
Questa iniziativa era nata all’interno del progetto “Build a Forest”, che vuole tessere una rete tra gli addetti ai lavori e a mettere in luce come una nuova forma di relazione tra arte ed ecologia sia possibile.
Il loro ultimo lavoro Sinking Islands, uscito per Auand Records, è “dedicato all’innalzamento dei mari e a quelle isole che entro la fine del secolo verranno sommerse con la conseguente scomparsa delle comunità e raccontano storie che non rimarranno in nessun libro, portando il pubblico su quelle isole, tra quegli sguardi, che non sono affatto lontani.
Pur partendo da un tema estremamente sgradevole, non c’è nichilismo o cinismo in queste storie, né antropocentrismo. C’è la consapevolezza salvifica di comunità in cui non ci sono né ultimi né sacrificabili.”
Oltre alle esibizioni programmate nei teatri, Satoyama e Biloura incontreranno gli studenti dell’università di Gotheborg per un workshop sull’organizzazione di un tour a basso impatto ambientale; a Kalmar invece porteranno due spettacoli, compresa una performance pomeridiana dedicata ai bambini.
Il progetto supportato da Europe Jazz Network ha trovato partnership in Nusica.org e Knutpunkt, entrambe realtà già legate a eventi caratterizzati dall’attenzione ambientale.
Dal canto loro il collettivo Biloura è già impegnato nella preparazione della quinta edizione del festival Polimorfa, supportato anche da Piemonte dal vivo, che si svolgerà tra aprile e maggio in Valchiusella e poi tra giugno e luglio in una tournee in Bulgaria, Malta e Kosovo dello spettacolo Silent Voices, che affronta il tema dello sfruttamento sessuale, grazie al progetto Perform Europe. Inoltre per ogni tappa ci saranno 10 giorni di incontri, dibattiti e scambi con ong, associazioni e movimenti locali, con i centri culturali e artistici del luogo.
C’é ancora vita sulla Terra, anche a Ivrea.
Francesco Curzio