Dopo il referendum resta attivo il Comitato Democrazia Costituzionale di Ivrea
Il Comitato Democrazia Costituzionale Ivrea, riunitosi il 15 dicembre, ha voluto esprimere un forte ringraziamento a tutte le cittadine e tutti i cittadini che con la loro partecipazione straordinaria, al di sopra di ogni previsione, hanno consentito, anche a Ivrea, una vittoria del No, contro la revisione della Costituzione proposta dal Governo.
Fin dallo scorso febbraio il Comitato si è impegnato a lungo sul territorio per rivendicare nel merito l’opposizione a questa revisione della nostra carta fondamentale e lo ha fatto, senza secondi fini politici, con il solo obiettivo di difendere i principi comuni, le regole generali, per il rispetto della libertà e della sovranità popolare che proprio la Costituzione rappresenta.
Con la raccolta delle firme e poi informando i cittadini sui particolari della revisione costituzionale, il Comitato di Ivrea, nato spontaneamente, senza mezzi e con impegno volontario, è stato costantemente presente nelle piazze, nei mercati e sui posti di lavoro, animato solamente dalla passione civica e dal profondo rispetto della Costituzione e dalla preoccupazione di difenderla.
Questa presenza capillare, il dialogo costante e diretto con i cittadini ha riattivato una rete di relazioni e di rapporti umani che rappresentano forse il risultato più positivo dell’esperienza di questi mesi di impegno politico. Proprio questo atteggiamento di apertura e discussione ha segnato una netta differenza con chi invece ha impostato la campagna elettorale usando toni plebiscitari e allarmistici all’insegna di slogan banali e denigrazione degli avversari.
Durante tutta la campagna elettorale, sia a livello nazionale che locale, i Comitati, che sono oltre 750 in tutta Italia, sono stati ignorati e tutt’ora si attribuisce la vittoria del No a partiti o Movimenti, perfino quando la loro presenza è stata irrilevante o tardiva nella campagna referendaria. E’ un’interpretazione strumentale che vuole nascondere il ruolo dei cittadini protagonisti del risultato e che ignora il grande peso non solo del Comitato e di partiti e associazioni politiche locali che vi hanno aderito, ma anche dell’ANPI, e di alcuni sindacati che si sono impegnati a fondo in questi mesi.
La straordinaria affluenza alle urne e la vittoria del NO hanno inoltre dimostrato che la Costituzione non è affatto lontana dall’attenzione dei cittadini, che invece si sono dimostrati ben consapevoli della sua importanza a garanzia della convivenza civile nel nostro paese, della qualità della nostra democrazia, dell’attuazione effettiva di diritti fondamentali (lavoro, salute, istruzione, ecc.) in essa ben descritti e per la cui attuazione occorrono assetti istituzionali e modalità decisionali coerenti con gli obiettivi.
Proprio nel segno della piena attuazione dei principi della Costituzione, è stato deciso che il Comitato, in coordinamento con quello nazionale, proseguirà nella propria attività mantenendo la struttura, che si è definita in questi mesi, di movimento spontaneo e aperto, composto in modo paritario da tutti coloro che vi hanno partecipato in questi mesi dimostrando in concreto di farne parte.
Gli obiettivi principali saranno quelli di formazione diffusa sul territorio, nelle scuole, nei luoghi di lavoro sulla attualità della Costituzione, in particolare della sua prima parte che deve essere finalmente e pienamente attuata. Nei prossimi mesi occorrerà inoltre vigilare per evitare che l’esito del referendum sia vanificato, a cominciare dalla questione della legge elettorale che, indipendentemente della sentenza della Corte costituzionale prevista per il 24 gennaio 2017, dovrà salvaguardare una piena rappresentatività dei cittadini.
Il Comitato manterrà una stabile collaborazione con i partiti e le associazioni che vi hanno aderito e In particolare con l’ANPI e, nel rispetto della reciproca indipendenza, sarà parte attiva in tutte le iniziative e manifestazioni che promuoveranno la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica e la conoscenza della Costituzione e la sua concreta attuazione.
Questa lunga ed estenuante campagna referendaria ha prodotto una profonda frattura che occorre provare a ricomporre. Il Comitato, ispirandosi allo spirito unitario e di rispetto reciproco che animò le madri e i padri costituenti, facendo tesoro dell’esperienza di dialogo diretto con i cittadini nelle strade della nostra città e seguendo i principi fondanti della Costituzione, lavorerà per ritrovare spazi democratici per un confronto e una discussione civile che abbia come fine il bene comune e la partecipazione attiva dei cittadini alla vita pubblica.
Marco Bellini
Referente del ‘Comitato Democrazia Costituzionale Ivrea’