La Cina di Giacomo

Giacomo ha iniziato a conoscere la Cina nel 2013 grazie ad un programma estivo Intercultura e poi nel 2014-2015 ha partecipato a un programma annuale sempre di Intercultura e in Cina, ma definito boarding school. Quest’ultimo programma permette allo studente di vivere in una scuola con annesso anche un residence e di tornare dalla famiglia ospitante solo nel fine settimana e nei periodi di vacanza.
Dopo il suo anno in Manciuria e la maturità al liceo scientifico Antonio Gramsci di Ivrea, Giacomo ha vinto una borsa di studio del governo cinese della durata di 4 anni, ma grazie alle competenze linguistiche conseguite anche grazie al suo anno di liceo passato in Cina ha terminato gli studi dopo due anni e mezzo con il secondo miglior risultato tra gli studenti del suo corso di laurea.
Ora a causa della pandemia è dovuto tornare a casa, a Strambino, ma non vede l’ora di poter tornare a Pechino per terminare la laurea magistrale.
Interessante il suo video dove si racconta: https://www.intercultura-ivrea.org/2020/10/il-giro-del-mondo-iniziamo-con-giacomo-e-la-cina/

La sua conoscenza del cinese è molto avanzata e ci racconta a proposito: ”Naturalmente vi è capitato di posare lo sguardo sull’etichetta di un prodotto, su una foto di un una rivista o sullo schermo della televisione e di chiedervi: chissà che cosa significano questi grafemi? Non sono un enigma, né tanto meno un segreto, bensì una lingua, il mezzo di comunicazione più usato da una popolazione che sta superando il miliardo e quattrocento milioni di abitanti e da qualche centinaia di migliaia di stranieri che hanno qualche tipo di contatto con la Cina. Certo, all’inizio può sembrare una lingua quasi impossibile da imparare: il cinese infatti non ha un alfabeto, ma caratteri, e il dizionario Zhōnghuá Zìhǎi 中华字海 del 1994 ne elenca ben 85.568. Ma è davvero così difficile imparare questa lingua? In verità il cinese è una lingua estremamente schematica, senza coniugazione di verbi, senza maschile o femminile, singolare o plurale. Ogni parola è un mattoncino che ci aiuta a formare una frase di senso compiuto. Inoltre il cinese è una lingua visiva: ogni misterioso, affascinante carattere nasconde notizie di storia, di letteratura, di arte, di saggezza popolare. Per esempio: il radicale (componente grafico di un carattere) mián rappresenta un tetto; se sotto al tetto ci mettiamo un maiale shǐ , staremo parlando di “casa” jiā , poiché nell’antica Cina allevare maiali nel recinto di casa era sinonimo di una famiglia prospera. Se invece sotto al tetto ci mettiamo una donna nǚ , allora significherà “pace” ān , proprio perché per tradizione una casa tranquilla era quella governata da una donna. Se sotto al tetto invece mettiamo un fuoco huǒ , staremo parlando di un “disastro” zāi : ritrovarsi con il tetto in fiamme sarebbe per chiunque una bella sfortuna! Dopo quasi 10 anni di studi, posso dire di aver raggiunto una conoscenza solida della lingua nelle sue diverse sfumature, ma c’è sicuramente ancora tanto, tantissimo da imparare. Proprio come dice un detto cinese “xué wú zhǐ jìng”学无止 境: Allo studio non c’è mai fine!

Alcune pillole
  • In Cina si mangia solo con bacchette e cucchiaio, il cibo è cucinato in modo tale per cui non è necessario tagliare le porzioni con il coltello.
  • È maleducato regalare orologi perché la parola sòng zhōng (regalare orologio) ha la stessa pronuncia di sòng zhōng (dare l’estremo saluto)

Ricetta tipica – 麻婆豆腐 (Mápo Dòufu o Mapo Tofu)

Un piatto a base di tofu marinato
Cottura: 30 min

 

 

 

 

Ingredienti:

500 g tofu
1 cucchiaio doubanjiang (pasta di fagioli)
oppure far lessare fagioli neri in acqua
leggermente salata e frullarli
grossolanamente
1/2 cucchiaino di sale
1 cucchiaino di pepe in polvere
1 tazza di acqua o brodo
1 cucchiaio di olio
3 cipollotti
60 gr Manzo o maiale tritato
2 spicchi d’aglio tritato
Zenzero
Maizena
1 cucchiaio di acqua
2 cucchiaini di amido di mais

Preparazione

  1. Tagliare il tofu a cubetti
  2. Preparare un contenitore, versare un po’ d’acqua calda con una piccola quantità di sale e mettere i cubetti di tofu in ammollo per circa 10 minuti toglierli e sciacquarli
  3. Prendere la wok o una padella dai bordi alti e riscaldare l’olio per circa 1 minuto
  4. Abbassare il fuoco e aggiungere l’aglio, la parte bianca del cipollato, pepe e zenzero.
  5. Soffriggere fino a quando si sente il profumo.
  6. Aggiungere la pasta di fagioli o i fagioli frullati e mescolare
  7. Alzare il fuoco e aggiungere la carne di maiale macinata o il manzo macinato e cuocere per circa 1 minuto
  8. Aggiungere i cubetti di tofu e mescolare bene.
  9. Versare circa 1 tazza di acqua o brodo
  10. Portare tutto il contenuto a temperatura molto elevata e poi versare la Maizena
  11. Aggiungere il sale e tenere a fuoco alto per 4 o 5 minuti
  12. Trasferire tutto il contenuto in un piatto da portata
  13. Guarnire con alcune cipolline tritate (la parte verde del cipollato) sulla parte superiore e servire caldo.

N.B. si può accompagnare il piatto con del riso