Tanti i Cittadini (circa duecento) riuniti in presidio davanti al Comune di Ivrea, per chiedere a gran voce la fine della guerra contro il popolo curdo. Molte le Associazioni che hanno aderito. Un pomeriggio sereno, ma di forte presa di coscienza e di ferma volontà di pace. Al termine, la canzone “Bella ciao” cantata dalle donne curde.
STOP ALLA GUERRA.LIBERTA’ DEL POPOLO CURDO
I Curdi siriani sono eversivi per il solo fatto di esistere. In una regione dominata da dittatori, sultani, fondamentalisti religiosi, terroristi, nel Rojava si vota, funziona la pubblica amministrazione, le cariche elettive prevedono la parità dei sessi.
Le donne hanno combattuto e continuano a farlo al fianco degli uomini.
I Curdi sono una spina nel fianco dei loro vicini: se i gruppi turchi, siriani, iracheni e iraniani si unissero in un’unica nazione, sarebbero forti e indipendenti.
I Curdi hanno il petrolio, e questo suscita l’appetito di tutti.
La Turchia non ha mai voluto riconoscerli, il suo sogno sarebbe il loro genocidio, così come aveva fatto con gli Armeni.
I combattenti curdi, i pashmerga, sono ora considerati pericolosi: erano “gli scarponi sul terreno” per gli Stati Uniti nella lotta contro l’isis, e adesso vengono abbandonati. La riconoscenza non è un valore in politica.
Così, ora, la mancanza di una visione ideale e politica dell’Europa, il tradimento di Trump, le mire delle nazioni confinanti segnano nuove guerre e stragi. La guerra rimette in gioco i foreign fighters irriducibili che potrebbero tornare seminando nuovi lutti.
Erdogan usa come merce di scambio e di ricatto i tre milioni e mezzo di profughi che l’Europa ha prima accettato venissero chiusi dall’ennesimo muro.
E noi continuiamo a produrre e vendere armi che servono al massacro di popoli innocenti. Ricordiamo gli Yemeniti.
L’appello dell’Anpi e di tante altre Associazioni, e la nostra presenza qui oggi chiede la cessazione immediata della guerra e che si avvii una forte azione diplomatica.
Non ci illudiamo. Altre manifestazioni ancora ci attendono, ma noi, per quanto potremo fare, saremo presenti.
Abbiamo chiara nella memoria la lotta di Resistenza ed il sacrificio dei nostri Partigiani, e chiarissimi gli ideali di pace, solidarietà, ripudio della guerra.
Noi ci saremo sempre, ed il nostro pensiero, il nostro cuore sono al fianco dei nostri fratelli partigiani curdi.
Viva la Resistenza delle donne e degli uomini curdi, viva la Resistenza del popolo curdo.