L’emendamento delle associazioni è stato approvato in Consiglio Comunale e l’amministrazione ha deciso che firmerà il protocollo con R.F.I.
Martedì 11 aprile, a Borgofranco d’Ivrea, si è svolto il Consiglio Comunale. Non un consiglio come tanti altri; è stato altresì un’occasione sia per capire a che punto è arrivato il progetto di soppressione dei passaggi a livello di R.F.I., sia per rendersi conto di come l’amministrazione intenda seguire la vicenda.
La delibera della Giunta comunale prevedeva di approvare solo il protocollo d’intesa e il mandato del sindaco, ma l’emendamento presentato dalla consigliera di maggioranza Donatella Nespolo ha fatto sì che venisse approvato anche un terzo punto: quello in grado di regolare, almeno formalmente, la metodologia con la quale applicare i punti salienti del protocollo d’intesa. Senza questo emendamento le regole all’interno delle quali fissare e rendere operativo il protocollo sarebbero state più “vacue”; così facendo, invece, il consiglio comunale ha deciso di “blindare” il progetto fissando dei paletti sufficientemente precisi.
Nell’emendamento si chiede, in sostanza, di coinvolgere maggiormente cittadini e associazioni, di valutare ogni possibile soluzione tenendo conto degli impatti sociali, economici e ambientali, di sottoporre ogni opera a studio di fattibilità e a Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), di applicare il principio di compensazione (tale per cui ad ogni sottrazione ambientale segua un’azione equa di riequilibrio del sistema territoriale), di “contenere” il più possibile il consumo di suolo e salvaguardare il paesaggio.
Tutte questioni che erano già state avanzate nel documento delle associazioni firmato il 13 marzo e che l’amministrazione di Borgofranco ha deciso di prendere in considerazione.
Si sarebbe tentati di parlare di una “vittoria” delle associazioni, ma per quanto l’approvazione di questo emendamento sia di per sè un segnale positivo è troppo presto per dare un giudizio in merito. La stessa Legambiente Dora Baltea (firmataria) si definisce “cautamente positiva”.
Intanto anche a Chivasso e a Caluso R.F.I. ha avanzato la proposta di soppressione di passaggi a livello. A Chivasso, il 14 marzo, è stata sottoscritta una modifica alla Convenzione del 15 marzo 2011 per l’eliminazione di 3 passaggi, mentre a Caluso si è discusso attorno alla possibilità di chiuderne 7. Mariuccia Cena, sindaca di Caluso, ha espresso perplessità analoghe a quelle avanzate a suo tempo da Livio Tola (sindaco di Borgofranco): «Non vogliamo che la popolazione si ritrovi con scelte calate dall’alto senza poter suggerire miglioramenti rispetto al progetto di R.F.I.».
Il problema è che R.F.I. ha già calato dall’alto il suo progetto; è disposta a fare qualche concessione (come nel caso di Borgofranco), ma rimane inamovibile sull’idea di soppressione dei passaggi a livello. Ma non è questo che sconcerta, quanto il fatto che di fronte ad un’opportunità irripetibile come quella di modifica della viabilità in diverse zone del canavese le amministrazioni comunali non decidano di sedersi attorno ad un tavolo per provare a elaborare soluzioni comuni.
Per intenderci: buona parte del traffico che attraversa Borgofranco non termina il proprio viaggio in paese, ma prosegue verso Montalto Dora sino ad Ivrea (e oltre). In che misura, però? Nessuno lo sa, in quanto non esistono dati a riguardo.
Continuare ad avere una visione del problema limitata al proprio confine comunale non farà fare grossi passi avanti al territorio nel suo insieme.
Andrea Bertolino