Venerdì 5 ottobre, alle ore 21.00 presso il liceo Carlo Botta, Paolo Bricco presenta “Marchionne lo straniero“. Ospite Maurizio Landini, segretario confederale CGIL
Sergio Marchionne, figlio di un carabiniere abruzzese emigrato in Canada, è l’uomo che ha preso in mano la Fiat nel delicato momento di transizione dopo la morte di Gianni e Umberto Agnelli, ne ha evitato il fallimento, l’ha condotta all’acquisto e alla riorganizzazione di un gigante decaduto dell’industria americana come Chrysler e ha fatto nascere il gruppo internazionale FCA. In questo libro, Paolo Bricco scrive con ricchezza di documenti e testimonianze la biografia di un manager unico: le sue radici tra gli italoamericani di Toronto, l’arrivo, da straniero, nella Torino in declino di inizio XXI secolo, prima l’idillio e poi gli scontri senza quartiere con il sindacato, il rapporto con Barack Obama, i sogni e i compromessi con la realtà, fino all’improvvisa scomparsa nel luglio 2018. Allo stesso tempo, racconta l’america della grande crisi dell’auto e la sua trasformazione tra Midwest e Silicon Valley, il destino dell’Italia, le peripezie di icone come Fiat e Alfa Romeo, Maserati e Ferrari. E’ la storia dell’industria globale tra crolli e innovazione, con la centralità della finanza, le mutazioni del lavoro e delle relazioni politiche e sindacali, la metamorfosi di luoghi come Torino, Pomigliano d’Arco e Detroit, dove la crisi e la rinascita delle fabbriche hanno segnato il paesaggio umano e la sorte di centinaia di migliaia di famiglie.
Paolo Bricco
Nato a Ivrea nel 1973, maturità classica presso il Liceo Classico “C. Botta”, laurea in Scienze Politiche (indirizzo in Storia Economica) presso l’Università di Torino, ha un dottorato di ricerca in economia conseguito all’Università di Firenze ed è fellow del Cami – Center for Automotive and Mobility Innovation – dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. Inviato speciale del “Sole 24 Ore”, è autore di inchieste, reportage e analisi sull’industria dell’auto, la manifattura europea e internazionale e le politiche industriali. Tra i suoi libri ricordiamo: “Olivetti prima e dopo Adriano” (Ed. L’Ancora del Mediterraneo 2005) e “L’Olivetti dell’Ingegnere” (Ed Il Mulino 2014). “Marchionne lo straniero” è uscito per le edizioni Rizzoli il 30 Luglio scorso.
Maurizio Landini
Nato nel 1961 a Castelnovo ne’ Monti, penultimo di cinque figli, ha iniziato a fare l’apprendista saldatore a 15 anni. Ha guidato la Fiom – assumendone la leadership sindacale, politica e culturale – nella fase più dura della rottura delle relazioni industriali classiche operata dalla Fiat in generale e da Sergio Marchionne in particolare, svolgendovi un ruolo preminente negli anni segnati dai referendum nelle fabbriche di Pomigliano d’Arco e Mirafiori. E’ da quel momento che la sua figura carismatica si è estesa a tutto il dibattito italiano, resa ancor più rilevante dal passaggio storico della crisi della sinistra nel nostro Paese e facendo di Landini – anche adesso che non è più Segretario della Fiom – una delle personalità più influenti della vita pubblica italiana.