Il Nursind, Sindacato delle Professioni Infermieristiche, denuncia in un comunicato: “Non rispettati i piani di fabbisogno triennali del personale. Si utilizzino i risparmi per nuove assunzioni”
(30/11/2020) Mentre la Regione continua a sbandierare numeri sulle assunzioni di personale effettuate, i dati che stanno vendendo fuori dalle aziende dicono ben altro. Come in altri casi infatti, anche presso l’ASL TO4 i dati evidenziano chiaramente un’importante carenza di personale. Nel 2020, 95 infermieri e 100 oss a tempo indeterminato in meno rispetto a quelli previsti dal piano triennale del fabbisogno di personale che è antecedente alla pandemia Covid e pertanto dimostra criticità che ci portiamo dietro da tempo. Mancate assunzioni che non sono state nemmeno totalmente colmate da quelle a tempo determinato con i famosi bandi regionali.
Purtroppo le strigliate dell’Assessore Icardi a fine 2019 hanno portato i loro frutti. Ricordiamo tutti infatti le sue parole dello scorso novembre “I direttori devono riportare i conti in odine”. Senza dimenticare il taglio di 10 milioni di euro sulla spesa del personale fatto dalla precedente Giunta ai danni della TO4 e confermato da quella attuale.
Urge trovare soluzioni – dichiara Giuseppe Summa. Le assunzioni a tempo indeterminato devono proseguire assieme a quelle a tempo determinato legate all’emergenza Covid. Questo lo abbiamo ribadito in videoconferenza con i vertici dell’ASL.
Nel 2021 dovranno essere inserite le assunzioni del turnover, quelle per i trasporti secondari dei pazienti covid e non, quelle relative all’ infermiere di famiglia, alle Usca e quelle previste per allineare l’orario degli Oss a quello degli infermieri. Su questi punti l’azienda ci ha rassicurati, ma chiaramente siamo preoccupati per il bilancio aziendale. La Regione non ha nemmeno dato applicazione al Decreto Calabria per poter incrementare i fondi con i quali le aziende pagano lo straordinario e le indennità dei lavoratori per esempio. Senza dimenticare che i tetti di spesa andrebbero assegnati anche in base alle caratteristiche territoriali delle aziende, incrementadoli per quelle perifiche come la TO4. Inoltre l’azienda ha attivato le prestazioni aggiuntive per la copertura dei turni legate al numero elevato di operatori positivi e scongiurare così l’interruzione di pubblico servizio. Ad oggi però mancano delle indicazioni regionali chiare e soprattutto non si sa con quali risorse economiche le aziende potranno far fronte alla spesa. Serve una risposta forte dalla Regione e soprattutto un concorso per infermieri a tempo indeterminato, altrimenti gli operatori scapperanno sempre di più altrove. Inoltre i risparmi accantonati sulle assunzioni non effettuate, devono essere reinvestiti sul personale e non per colmare i bilanci conclude Summa.