Il Consiglio Comunale di venerdì boccia la mozione che chiedeva l’azzeramento dell’amministrazione della fondazione e ne approva un’altra che copre le divisioni della maggioranza, pur provocando l’effetto collaterale di mandare il sindaco Sertoli in minoranza assieme al PD e Forza Italia
Come era probabile, nel consiglio comunale di venerdì sera [19 aprile] non c’è stata, sul caso della Fondazione Guelpa, la resa dei conti nella maggioranza del Comune di Ivrea. Un redde rationem rinviato, probabilmente a dopo le elezioni regionali, tra Lega (che vuol pesare di più sulla base del numero di consiglieri di Ivrea che ora fanno parte del suo gruppo), sindaco e resto della maggioranza.
La mozione di Fresc (5 Stelle) e Comotto (Viviamo Ivrea) che aveva per oggetto «Nomina dei consiglieri che andranno a costituire il nuovo CdA della Fondazione Guelpa» (e chiedeva di «avviare le azioni necessarie per procedere alla revoca, ai sensi dell’art.10 dello Statuto, e alla nomina dei consiglieri che andranno a costituire il nuovo CdA della Fondazione Guelpa in sostituzione di quello attuale»), discussa a porte chiuse perché comportava giudizi su persone, non è passata. Tra le tre possibili soluzioni che avevamo avanzato su questo giornale, ha prevalso quella anticipata mercoledì in un articolo della Sentinella: l’astensione di alcuni consiglieri della Lega (in difformità dal voto del capogruppo Neri che aveva sottoscritto e ha poi votato la mozione). Né il gruppo consiliare PD (che si è astenuto) ha voluto approfittare dell’occasione per far passare con i suoi voti la mozione e mettere in difficoltà sindaco e amministrazione comunale eporediese.
Subito dopo la bocciatura della mozione che avrebbe azzerato l’amministrazione della Fondazione Guelpa, un’altra mozione presentata da Comotto (Viviamo Ivrea), ma con un oggetto («Criticità nella gestione della Fondazione Guelpa») più innocuo, è stata approvata a maggioranza.
Mozione Guelpa “soft”: 9 favorevoli, 7 contrari. Sertoli e Lega votano separatamente
La nuova mozione, pur riprendendo diverse premesse e considerazioni espresse in quella precedentemente bocciata, dopo ulteriori successive “limature” nel corso del dibattito consiliare, “impegna il Sindaco e l’esecutivo ad attivare immediatamente le procedure per la nomina di un nuovo Presidente che dovrà avere specifiche competenze giuridico-amministrative, non dovrà essere espressione di forze politiche». Presidente che dovrà «attivarsi subito per chiarire i dubbi emersi nel corso degli ultimi mesi». Sindaco ed esecutivo, infine, vengono impegnati con questa mozione «ad intraprendere un percorso in Consiglio Comunale, anche per il tramite di un’apposita commissione, finalizzato alla definizione delle finalità e degli scopi della Fondazione».
Impegni che appaiono sostanzialmente ovvi e scontati e non è esagerato pensare che la montagna (di parole, dichiarazioni bellicose e soluzioni definitive) abbia partorito il topolino (la mozione approvata). Con “l’effetto collaterale” di non poco conto di aver prodotto un vis-à-vis tra il gruppo consigliare della Lega e il sindaco Sertoli.
La mozione di Comotto, infatti, pur essendo stata presentata con lo scopo dichiarato di voler «stemperare i toni» e voler togliere d’impiccio l’amministrazione dalla richiesta formale di dimissioni del cda Guelpa “per gravi motivi”, è stata votata e approvata dai sei consiglieri della Lega, dal consigliere Malpede (Insieme per Ivrea – Ballurio), da Fresc (M5S) e Comotto (ViviamoIvrea). Nove voti a favore che hanno prevalso sui sette voti contrari dei tre consiglieri del PD presenti (Dulla era assente), il consigliere Cuomo (Cambiamo Insieme), la consigliera Girelli e il presidente Borla (Forza Italia) e il sindaco Sertoli, quest’ultimo “passato, de facto, dalla parte della minoranza”.
Il sindaco è “andato” effettivamente in minoranza?
Con in mente il ricordo del caso Della Pepa e le sue successive dimissioni (poi ritirate), ci si domanda: ma Sertoli è andato effettivamente in minoranza? E questo voto avrà ripercussioni sulla tenuta dell’amministrazione?
Al di là dell’effetto mediatico che questa mozione è riuscita a produrre vanno fatti dei distinguo.
Nella sostanza non ci sono dubbi: il sindaco, in questa seconda mozione, ha preferito votare diversamente dalla componente leghista. Eppure, nella forma, non si può propriamente sostenere che il sindaco abbia votato contro la componente leghista. Il fatto che la mozione sia stata presentata esclusivamente dal consigliere Comotto (che pur precisa di essersi confrontato sul tema con gli altri capigruppo) e non sia stata sottoscritta da alcun consigliere della maggioranza (a differenza della prima mozione, sottoscritta da Neri e Malpede) ha di fatto “scongiurato” o se vogliamo “minimizzato” i termini dello scontro politico. Formalmente, il sindaco ha votato contro una mozione proposta dal consigliere Comotto, non una mozione proposta (o sottoscritta) dalla sua maggioranza.
Sottigliezze, cavilli se vogliamo, ma che hanno fatto sì che si consumasse lo scontro politico tra Sertoli e la Lega senza che si mettesse radicalmente in crisi la tenuta stessa della maggioranza.
Divisioni presenti, ormai evidenti a qualunque osservatore, ma da non mettere in mostra in prossimità di elezioni, quelle regionali, nelle quali la coalizione delle destre si presenta unita, con l’assessore Balzola nella lista della Lega e il presidente del consiglio comunale, Borla, in quella di Forza Italia.
Di tutta questa vicenda, a cui è seguita una terza mozione, sempre a firma ViviamoIvrea e votata a larga maggioranza (astenuto il gruppo PD) dall’intero consiglio comunale (seppur emendata in alcuni passaggi) restano ora gli interrogativi su cosa accadrà all’interno della Fondazione. La mozione approvata aveva lo scopo non dichiarato, ma implicito, di far arrivare ai consiglieri del cda Guelpa la richiesta di “un passo indietro”. Dimissioni volontarie, ma non chieste formalmente, per provare a mettere tutti d’accordo. Alla luce di questi avvenimenti, i consiglieri del cda Guelpa recepiranno la richiesta (sottintesa) di dimissioni volontarie per far ripartire l’ente eporediese? O tutto resterà come prima, salvo la nomina di un nuovo presidente?
fz e Andrea Bertolino