Si è tenuta sabato 24 febbraio a Torino la street parade Respiro, promossa dall’associazione Acmos. Alla manifestazione ha partecipato una delegazione di giovani eporediesi
Una street parade «ecologica» di cento giovani che ha sfilato per le vie del quartiere Lingotto. A inquinare la città non sono solo gli scarichi delle auto, bensì il clima d’odio che sta crescendo in questo periodo in tante città italiane, contro il quale i ragazzi dell’associazione ACMOS hanno manifestano simbolicamente muniti di mascherine antismog, biciclette e filtri per l’aria, chiedendo che «vengano spenti i motori e si ritorni a respirare aria pulita».
Il corteo partito da piazza Galimberti alle 14.30, in concomitanza con il corteo antifascista che sfilava nelle stesse ore per le vie della capitale, ha proposto una riflessione sul clima difficile delle ultime settimane. Una marcia antirazzista, antifascista e contro ogni forma di oscurantismo per contrastare le derive antidemocratiche attraverso la cultura, il dialogo e la partecipazione. «Il coraggio di vivere nella diversità», questo è lo slogan della manifestazione di ACMOS.
Al corteo hanno partecipato anche una ventina di giovani eporediesi, provenienti dai quattro GEC (Gruppo di Educazione alla Cittadinanza) che sono presenti nella Città di Ivrea, formati da ragazzi italiani e da richiedenti asilo e rifugiati accolti sul territorio.
L’odio sta inquinando le nostre esistenze. Noi rispondiamo a chi lo utilizza, per fini politici e personali, con l’ironia. Abbiamo deciso di sfilare per le vie della città perché non è possibile restare a guardare: è tempo di reagire e di tutelarci da tutto questo smog!
Di seguito un breve video di quella giornata.
Andrea Gaudino