Italia ripensaci: a sostegno dell’Appello perché l’Italia voti il bando ONU alle armi atomiche. A Torino, venerdì 30, manifestazione in Piazza Castello
Alcune associazioni già impegnate da tempo per la pace la giustizia e la nonviolenza, preoccupate per l’intensificarsi di scontri politico/militari dalle conseguenze imprevedibili ma comunque catastrofiche, hanno visto un segno di speranza ell’avvio dei negoziati all’ONU per la messa al bando delle armi atomiche. Purtroppo l’Italia non ha partecipato alla prima sessione di tali negoziati che si è svolta dal 21 al 31 marzo scorso. Una nuova sessione è in programma in questi giorni (dal 15 giugno al 7 luglio).
Ci siamo pertanto costituiti in “Coordinamento cittadini e associazioni contro le armi atomiche, tutte le guerre e i errorismi” ed abbiamo scritto un Appello alle massime autorità del nostro Paese (Capo dello Stato e del Governo, presidenti dei due rami del Parlamento) chiedendo che l’Italia partecipi attivamente a questi negoziati e sostenga la messa al bando delle armi atomiche, un traguardo storico, auspicato dalle massime autorità morali e religiose del mondo nonché da più di 3000 scienziati, che oggi è a portata di mano, in controtendenza ai venti di guerra che spirano con troppa violenza.
L’Appello ha avuto già più di 70 adesioni, il sostegno con apposite delibere del consiglio regionale del Piemonte e di alcuni consigli comunali, tra cui quello di Torino. Esso si unisce ad altri appelli simili provenienti da varie parti d’Italia e si inserisce in una mobilitazione internazionale a sostegno del lavoro dell’ONU.
Ora vorremmo coinvolgere l’opinione pubblica con un evento costruito e partecipato dai cittadini, perché siamo coscienti che solo la mobilitazione morale delle donne e degli uomini amanti della pace potrà consentire il raggiungimento dell’obbiettivo di un mondo senza atomiche.
Invitiamo pertanto la cittadinanza alla manifestazione che si terrà venerdì 30 giugno dalle 18.00 alle 20.30 in Piazza Castello a Torino.
Essa avrà come momento centrale un “flash-mob” per rappresentare il pericolo costituito dalle armi atomiche e la volontà di un mondo libero da esse, quindi verrà data la parola ai rappresentanti delle varie associazioni e istituzioni e ai cittadini che diranno perché aderiscono all’Appello.
Il Coordinamento di cittadini e associazioni
contro l’atomica, tutte le guerre e i terrorismi