«Occorre rifondare il sistema di gestione del patrimonio lasciato in eredità ai cittadini eporediesi. Una gestione condivisa, competente, che metta in campo una vera progettualità culturale. Un dialogo serrato tra Fondazione e Città» è l’opinione del M5S d’Ivrea
Il Movimento 5 Stelle d’Ivrea conferma la presa di posizione resa pubblica nel suo comunicato del 30 Marzo scorso: è necessario azzerare il CdA della Fondazione Guelpa e ripartire con una difficile, ma possibile se realmente condivisa, nuova gestione. Un cambio radicale che preveda in primo luogo una vera progettualità culturale, senza la quale si continuerà con il piccolo cabotaggio.
Le recenti prese di posizione della Lega mostrano una spaccatura netta all’interno della maggioranza e confermano l’esigenza di individuare un nuovo CdA nominato dal Consiglio comunale. Si è perso tempo
prezioso e non sarà facile risolvere la profonda crisi che ha coinvolto la Fondazione e la maggioranza. Dopo 14 anni dalla sua costituzione la Fondazione, così com’è, dimostra di essere uno strumento inadeguato per la Città, continua ad essere un luogo di potere, lontano dal controllo democratico del Consiglio comunale e incapace di rendere disponibili per la Ivrea progetti e risorse finanziarie per concrete azioni nel settore della cultura. Mentre i giovani lasciano Ivrea e il lavoro e il commercio vivono una delle peggiori crisi, le risorse a disposizione della comunità restano inutilizzate, paralizzate da interessi di potere e dalle esigenze di controllo di pochi.
Chiediamo al Sindaco di affrontare e risolvere i grossi problemi interni alla sua maggioranza e di far rispettare la mozione da noi presentata e votata all’unanimità che riconosce al Consiglio la responsabilità di indicare il nuovo Presidente della Fondazione Guelpa.
L’Amministrazione e il Consiglio, attraverso le sue commissioni, devono avviare un confronto e individuare obbiettivi concreti e condivisi nel settore della cultura che possano indicare la strada al nuovo CdA della Fondazione. E’ necessario un confronto aperto alla cittadinanza che sappia progettare un futuro per la cultura che passi attraverso la realizzazione di una moderna biblioteca, l’attuazione dell’impegnativo piano di gestione del nostro sito Unesco e sappia supportare le iniziative culturali che da anni tentano di rianimare Ivrea. Nella Fondazione ci sono le risorse finanziare per realizzare queste iniziative, abbiamo la responsabilità di renderle disponibili.
Dopo il fallimento delle passate legislature e delle passate amministrazioni del PD che agirono senza il benché minimo coinvolgimento del consiglio e della cittadinanza, che si incaponirono nel progetto della cosiddetta Cittadella della Cultura pensando di recuperare la struttura fatiscente e irrecuperabile dell’ex
Istituto Cena, abbiamo oggi il compito di voltare davvero pagina. Siamo di fronte a quest’ultima possibilità per la Fondazione e per la città. Se vinceranno ancora gli interessi di pochi, la mancanza di trasparenza, una gestione scorretta del CdA, l’impossibilità di investire le risorse esistenti in opere e iniziative di cui la città ha urgente bisogno, non vi sarà altra strada che la liquidazione della Fondazione e il ritorno alla gestione diretta del Comune dei beni donati da Lucia Guelpa.
Un cambio di direzione e di impostazione non è però impossibile. E questo può passare da una nuova figura di Presidente che deve avere alcune caratteristiche indispensabili. Deve conoscere questo territorio, le sue peculiarità, la sua storia lunga e complessa, che dalla preistoria arriva all’Olivetti e va oltre, con la possibilità oggi che ad Ivrea si realizzi il primo progetto pilota di smart city; deve conoscere la sua cultura che l’ha resa sito Unesco, ma che contemporaneamente conserva e ripropone una delle tradizioni di cultura popolare più interessanti del panorama italiano come lo Storico Carnevale di Ivrea.
Il nuovo Presidente avrà una preparazione culturale importante, ma soprattutto una progettualità culturale viva e coinvolgente, capace di confrontarsi e di accogliere e fare sintesi delle proposte e dei suggerimenti che provengono dal territorio e dal Consiglio Comunale, attento alle nuove tendenze che si stanno sviluppando in ambito culturale.
Da ultimo, deve avere competenze di gestione finanziaria e di bilancio, seppure non è da escludere un supporto di competenze più specifiche in questo campo.
Avrà il Sindaco, dopo aver ricomposto la sua maggioranza, il coraggio di aprirsi ad un confronto serio dentro il Consiglio Comunale e con la Città? Ce lo auguriamo, per il bene di Ivrea.
Massimo Fresc
capogruppo del M5S nel consiglio comunale di Ivrea