Seconda manifestazione organizzata da Il Quinto ampliamento ad Ivrea. Ingresso libero
VENERDÌ 9 NOVEMBRE*
“Le vie del capolavoro”
Il lavoro civile nel cambiamento. Problemi, felicità, futuro
Officine H
10:00 – 12:30 Le vie del capolavoro
Incontro con gli studenti delle scuole medie superiori
Mettersi in gioco
Il capolavoro come come occasione di realizzazione personale, civile, di profitto
Michele Trimarchi, Presidente Tools for Culture
Tecnologia e formazione? Un gioco da ragazzi
Il cambiamento tecnologico come occasione formativa per i giovani studenti
Chiara Burberi, Presidente Redooc.com
Le mafie nemiche del buon lavoro
Il lavoro incivile come contrario del capolavoro e delle sue meraviglie generative
Vincenzo Linarello, Presidente GOEL – Gruppo Cooperativo
15:00 – 17:00 Sviluppare l’economia civile in impresa. Tecnologia, cultura, comunicazione e regole
Il Quinto Ampliamento: il punto sulla riflessione avviata nel corso dell’anno dai gruppi di lavoro
Blockchain per la gestione della filiera di impresa
Alessandro Giaume, Innovation Director Ars et Inventio
I fini Benefit: dalla Benefit Corporation alla Società Benefit
Francesco Marconi, Managing Partner Andersen Tax & Legal
Impresa e cultura oltre il disastro
Michele Trimarchi, Presidente Tools for Culture
Per una comunicazione civile
Elena Zambolin, Consulente di comunicazione Message
21:30 – 22:30 Polvere
Terra, tecnica, lavoro, migranti nell’America degni anni Trenta: il particolare si fa universale per mezzo della grande letteratura
Spettacolo con Le Voci del Tempo:
Mario Congiu (voce, chitarra, armonica) e Marco Peroni (voce recitante)
Parole di John Steinbeck, musiche di Woody Guthrie
SABATO 10 NOVEMBRE*
“Le vie del capolavoro”
Il lavoro civile nel cambiamento. Problemi, felicità, futuro
Officine H
10:00 – 11:00 Lavoro e felicità
Economia civile significa lavoro civile
Stefano Zamagni, Presidente Il Quinto Ampliamento
La motivazione al lavoro è nel significato di quello che si fa
Mauro Magatti, Professore Università Cattolica del Sacro Cuore
11:00 – 13:00 Lavoro e innovazione
La differenza tra innovazione e implementazione
Fabio Merlini, Presidente Fondazione Eranos
L’impatto della tecnologia sul futuro del lavoro
Gabriele Ferrieri, Presidente ANGI con Andrea Craviotto, Blockchain Expert – RGI Group Market Director
Green jobs: le vie della sostenibilità
Enrico Fontana, Responsabile Ufficio Economia Civile Legambiente con Fabio Gritti, CEO Grifal
La tradizione come risorsa
Gianluca Peluffo, Gianluca Peluffo & Partners
Se il valore sociale genera valore economico
Laura Orestano, Presidente Socialfare SEED
13:00 – 15:00 Pausa pranzo
15:00 – 16:30 Lavoro e rappresentazione
Come raccontare l’economia civile, il buon lavoro. È ancora possibile un’epica?
Antonio Calabrò, Direttore Fondazione Pirelli
Uliano Lucas, Fotoreporter
Giuseppe Lupo, Professore Università Cattolica del Sacro Cuore
Marco Peroni, Scrittore – Pubblico 08
16:30 – 17:30 Lavoro e organizzazione
Lavoro, non lavoro, welfare
videointervista esclusiva di Tito Boeri, Presidente INPS
Economie incivili, qui, oggi
Roberto Iovino, Responsabile Legalità Flai-CGIL
Vitalità e agilità il sistema operativo delle nuove organizzazioni
Antonio Di Stefano, Fondatore Peoplerise
17:30 – 18:30 Lavoro e futuro
Lavoro e territorio
Patrizia Paglia, Presidente Confindustria Canavese
ANTEPRIMA MOSTRA
9 – 10 NOVEMBRE
Olivetti: 110 anni di innovazione
La mostra è allestita e promossa da Olivetti con la collaborazione dell’Associazione Archivio Storico Olivetti di Ivrea.
È l’11 agosto 1908 quando Camillo Olivetti rivolge alla moglie «mille baci affettuosi» in una lettera redatta con il prototipo della macchina da scrivere M1, la prima della storia Olivetti, che entrerà in produzione l’anno dopo. Con una dichiarazione d’amore hanno così inizio i primi 110 anni di una industria italiana che ha cambiato la vita di intere generazioni ovunque nel mondo e che la mostra Olivetti, 110 anni di innovazione espone in un racconto articolato in più parti.
La mostra raccoglie una serie di elementi di ieri e di oggi che possano restituire al pubblico la sensazione di un viaggio sintetico nella cultura del progetto Olivetti. L’architettura, il design, la grafica, la pubblicità hanno contribuito a formare un modello aperto di impresa, unico nella storia dell’industria del dopoguerra e un importante contributo alla cultura visiva del paese. La parola innovazione vi ha giocato un ruolo fondamentale come forma di costante disequilibrio alla ricerca di nuovi beni, di nuovi materiali, di nuove forme di organizzazione sviluppate entro un nuovo codice etico ed estetico. Un modello di corporate image fuori da ogni schema dove ha prevalso il metodo sul sistema, dove la semplice organizzazione ha prevalso sul programma.
La mostra è una narrativa di scatti fotografici, manifesti pubblicitari e parole di quell’opera organica, che ha preso forma di impresa, alla quale nel corso dei decenni hanno concorso tecnici, fotografi, ingegneri, artisti, scrittori, urbanisti, psicologi e lavoratori, e che hanno così formato una comunità di immaginazione e di pensiero capace di fare delle «cose» l’espressione di una poetica e di un’estetica sempre più avanti rispetto al presente. Dare un’anima ai prodotti è stato il segno di una produzione olivettiana che ha immaginato negozi, piegato materiali, inventato le forme degli oggetti insieme al loro uso, pensato la fabbrica e la produzione, preso le misure al rapporto tra uomo e macchina, previsto i desideri e inventato gli strumenti per realizzarli, transitando il progetto modernista di messa in forma della vita nel mondo delle tecnologie e dell’informazione che è oggi il nostro.
Nel guardare a un passato, che è il racconto storicizzato di un grande progetto visionario, la mostra si prolunga nel presente di un’azienda che con i suoi prodotti e servizi digitali attuali continua a cercare di vedere in anticipo. Il futuro anteriore nel quale da sempre Olivetti è immersa.
Il Quinto ampliamento
Informazioni su http://www.ilquintoampliamento.it