L’ALVEARE. Olivetti oltre la forma

La Biblioteca del Centro Servizi Sociali di Ivrea, luogo simbolo della Olivetti, dal 17 maggio al 16 giugno, torna ad essere centro di cultura, ospitando la mostra L’ALVEARE. Olivetti oltre la forma.

Il tratto originale di questo progetto, curato da Re-Play (un format che propone riletture partecipate di collezioni museali e archivi da parte di cittadini e cittadine) con la collaborazione dell’associazione Archivio Storico Olivetti, è la partecipazione di semplici cittadini e cittadine a tutto il processo di creazione, dalla scelta del luogo a quella del tema e degli oggetti da esporre, facendosi carico di ogni aspetto. La chiamata a far parte del progetto è stata diffusa dai due enti promotori a febbraio e prevedeva un lavoro di circa due mesi, da inizio marzo a metà maggio. Nel gruppo, costituitosi il 5 marzo, erano presenti persone molto diverse tra loro per età, formazione e interessi, provenienti sia dall’eporediese che da altre zone. Lo spunto di partenza dell’edizione Re-Play 2024 era la collezione di oggetti raccolta e custodita dall’Archivio Storico Olivetti, un notevole patrimonio, carico di storia e di portato emotivo, soprattutto per chi vive sul territorio. Davvero difficile dunque individuare un tema che potesse guidare alla scelta degli oggetti da esporre senza cadere nella trappola della retorica del ricordo o della celebrazione fine a sé stessa (quante mostre e quanti convegni sull’Olivetti sono stati fatti?!). Con questa consapevolezza, si è dovuto procedere in punta di piedi e, dopo un accurato brainstorming, si è deciso di porre il focus sulla relazione tra scienza, tecnica, sapere e benessere sociale, nell’ottica di Comunità promossa da Adriano Olivetti, facendo di quest’ultima il perno tematico del progetto. L’alveare come simbolo di comunità, interconnessione e collaborazione, ancora oggi valido più che mai, declinato in diversi ambiti: architettonico, scientifico, culturale e sociale.

La scelta degli oggetti ha poi seguito in maniera coerente la tematica selezionata e ciascun/ciascuna partecipante ha individuato quello che maggiormente risuonava col suo modo di sentire e di interpretare l’alveare comunità, senza però trascurare il lato oscuro di questa tematica, cioè la sua dualità. L’alveare può rimandare all’operare in rete in maniera armoniosa e coordinata, ma può anche condurre alla zona d’ombra in cui il potere, perdendo la dimensione di insieme, diventa inquietante, soprattutto se si considera il passaggio dalla meccanica all’informatica, dove il pensiero tecnologico può essere freddo e indifferente ai bisogni umani.

In esposizione si trovano sia oggetti come la Divisumma 24, l’Olivetti Programma 101 e la memoria dell’elaboratore elettronico Elea 9003, sia immagini come quelle del progetto del sistema a margherita, a testimonianza dell’evoluzione tecnologica della scrittura a macchina, dello stabilimento di Harrisburg in Pennsylvania, dello stabilimento di Scarmagno, della Mensa Olivetti, veri e propri alveari architettonici, delle locandine degli incontri con intellettuali di altissimo livello e il manifesto realizzato da Ernest Trova per la campagna internazionale “Save our Planet” lanciata nel 1971 dall’Unesco, espressione della responsabilità sociale dell’impresa declinata in ambientalismo ante-litteram. Il tutto all’interno della biblioteca, perno del sistema culturale Olivetti e oggetto/spazio contenitore dell’esposizione.

A rendere la mostra ancora più interessante sarà la possibilità di assistere, giovedì 16 maggio alle ore 19 e venerdì 31 maggio alle ore 18, ad una performance di presentazione degli oggetti. Ogni curatore e curatrice interpreterà il racconto dell’opera scelta, dando vita ad una narrazione personalizzata che contribuirà a dare un senso ulteriore a ciascun oggetto esposto. L’approccio personale e personalizzato dei cittadini e delle cittadine, curatori e curatrici d’eccezione, affiancato dalla sapiente guida di Lorena Tadorni di Re-Play per l’aspetto curatoriale e di Maria Grazia Agricola per l’aspetto di scrittura e narrazione, garantisce un risultato sorprendente, inaspettato e di sicuro impatto.

 

RE-PLAY 2024
L’ALVEARE. Olivetti oltre la forma
A cura di Lorena Tadorni
con Gianmaria Baro, Elisa Brunero, Marco Catapano, Carlo Cester, Lisa Gino, Giuseppina Montanari, Giada Pasqua, Simonetta Pozza, Ezio Sartori
Racconto delle opere a cura di Maria Grazia Agricola
Con il contributo di Regione Piemonte e Fondazione CRT

Sede della Biblioteca del Centro Servizi Sociali Olivetti
Ivrea, Città Industriale del XX Secolo
Via Jervis 24, Ivrea (To)
17 maggio – 16 giugno 2024
orari: tutti i giorni ore 10 – 18 | chiuso lunedì
la mostra è visitabile solo su prenotazione al numero 379 169 4756
o alla mail [email protected]

Inaugurazione 16 maggio 2024, dalle ore 18 alle 21
Performance racconto delle opere alle ore 19
Ingresso fino a esaurimento posti. Prenotazione obbligatoria alla mail
[email protected]