L’associazione Rosse Torri organizza un laboratorio di drammaturgia condotto da Pino Petruzzelli, drammaturgo, regista e attore del Teatro Stabile di Genova e dal 2000 direttore artistico del Festival teatrale “Tigullio a teatro” a Santa Margherita Ligure. Il 15 novembre termine ultimo per le iscrizioni
Il laboratorio partirà dal tracciare le differenze tra monologo teatrale e teatro di narrazione attraverso esempi concreti, procederà analizzando il testo teatrale di un autore contemporaneo, darà qualche nozione di regia e recitazione, fino ad arrivare alla creazione di un testo a partire da storie di vita. Ogni allievo metterà a fuoco un argomento per lui “necessario” e di cui vuole parlare. Momento finale sarà l’elaborazione di un piano di regia per una eventuale messa in scena.
Il lavoro si svolgerà in tre week end: 24-25 novembre 2018 come momento iniziale per focalizzare il lavoro da svolgere e iniziare a famigliarizzare con il processo di scrittura, dopo una pausa per poter raccogliere ed elaborare il materiale si riprenderà il 23-24 marzo 2019, per poi concludere il 30-31 marzo 2019.
La durata complessiva del Laboratorio sarà di circa 45 ore.
Per iscrizioni e informazioni : [email protected] entro il 15 novembre 2018.
E’ previsto un numero minimo e un numero massimo di partecipanti.
Qual è la differenza tra monologo e narrazione?
E’ usanza definire “narratore” ogni attore che sale sul palco da solo e narra vicende accadute a lui o ad altri. Se però lo stesso “narratore” è inserito in una tragedia greca, allora diventa un attore che recita la parte del messaggero. Oppure si pensi all’atto unico “Il fumo fa male” di Anton Cechov, in cui c’è un solo personaggio in scena che si rivolge alla platea. Dov’è la differenza? Forse nel fatto che il narratore è anche autore di ciò che dice? O forse la differenza risiede nell’argomento e nel contenuto? Il narratore è detto solitamente “civile” nel senso che si occupa di qualcosa che riguarda la società nella quale vive, o perché testimonia l’appartenenza al genere umano più civilizzato?
Le risposte a queste domande confluiscono in una serie di definizioni differenziate e complesse che il corso analizzerà.
Base del lavoro sarà la consapevolezza dell’esistenza di uno spettacolo “necessario” e uno inutile. Uno spettacolo sincero, che nasce dall’animo di chi lo scrive, e uno bugiardo. Si scelga poi la prima o la terza persona, per narrare, è del tutto ininfluente. In ambedue i casi, l’autore racconta il suo stato d’animo di fronte ad accadimenti personali o sociali.
Esistono solo modi diversi di raccontare.