Giovedì 26 Maggio alle ore 17:00, all’interno della rassegna Cineforum del cinema Politeama, verrà proiettato il documentario La Seconda Patria del regista torinese Paolo Quaregna, presente in sala.
Affidiamo alle dirette parole del regista il compito di introdurci negli argomenti trattati dal documentario:” Dopo quasi tre decenni dedicati ad attraversare il Grande Nord del Quebec, a conoscere comunità di nativi americani con cui dividere riflessioni culturali e progetti artistici, fatta amicizia con decine di immigrati italiani, in età tra i 70 e i 90 anni e con i loro figli, decisi di dedicare un mio film a quegli “italiani”. Il “casting” è nato casualmente. Nei frequenti soggiorni a Montreal avevo avuto modo di conoscere il regista Paul Tana e l’attore Tony Nardi e di apprezzarne il lavoro: ma all’epoca l’approccio con la loro “italianità” era quasi scientifico, antropologico. Nel 2014 l’amica Annalisa D’Orsi, antropologa esperta di nativi americani che viveva da una decina d’anni in Côte Nord a Sept-Îles (piccola città mille chilometri più a nord di Montreal), ricercatrice per conto di una università canadese e per un centro culturale del popolo Innu, mi presentò Johnny Stea che, arrivato nel Nord del Canada da oltre sessant’anni, aveva appena chiuso la sua macelleria per godersi una meritata pensione e aveva una gran voglia di raccontare la sua vita e quella della sua famiglia. Ne nacque un rapporto di stima e ammirazione. Seguendo il cammino di Johnny Stea, da Sannicandro di Bari, prima minatore in Belgio nell’immediato dopoguerra, poi operaio tuttofare a Toronto e Montreal, e ancora cuoco e macellaio a Sept-Îles, La seconda patria offre i ritratti di nove “migranti economici” e dei loro figli che hanno saputo adattarsi a una nuova vita, senza perdere il legame con la loro “italianità”.