Sabato 14 Maggio 2022 alle ore 21.00 allo ZAC! rappresentazione a cura della Compagnia teatrale vicentina “La bottega del Teatro”
Siamo lieti di annunciare la rappresentazione teatrale “La notte delle farfalle” allo ZAC!, che si terrà sabato 14 maggio alle ore 21:30. Dato il tema dello spettacolo, ci sembra il modo migliore per concludere la rassegna degli eventi cittadini organizzati per ricordare la Liberazione dal nazi-fascismo.
La notte delle Farfalle è un progetto della Compagnia teatrale vicentina “La bottega del Teatro” e nasce da una rilettura in chiave drammaturgica dell’omonimo libro di Sergio Capovilla: “La notte delle farfalle”.
Attraverso questo libro, l’autore ci riporta nel paese di Camisano Vicentino agli ultimi giorni di guerra prima della Liberazione e li fa rivivere nella loro drammaticità. Soprattutto, riesce a rappresentare quella realtà lontana illuminata da una sua visione personale, che non ha la pretesa di essere né storica, né ideologica. Infatti, la sua è una verità umana che nasce dall’attenzione per le storie della piccola gente investita dalla guerra, tutta preoccupata di cavarsela di fronte ad una realtà quotidiana insicura e confusa. Paura per la vita, per le proprie cose, tragedie famigliari percorrevano in lungo e in largo Camisano.
Raccontare di guerra oggi è più che mai attuale, il conflitto alle porte dell’Europa, come in un film purtroppo visto e rivisto, ci riporta nel lontano 1943 con la stessa spietata crudeltà.
Sergio Capovilla, scrittore e poeta camisanese scomparso ormai da diversi anni, è riuscito in questo libro a raccontare alcuni fatti realmente accaduti nella sua città durante gli anni bui dell’occupazione nazista. Tragici fatti di una guerra che ci può sembrare lontana, ma che ancora oggi ha lasciato in molti i segni del suo passaggio. L’autore ha descritto questi episodi regalando al lettore il piacere del ricordo, attraverso un libro che con alcune pennellate di ironia riesce anche a strappare un sorriso all’interno di un contesto ricco di emozione.
Per Stefano Capovilla, regista dello spettacolo e figlio di Sergio, oltre ad un lavoro di regia è stato anche un ritorno al passato pieno di nostalgia, dove le parole scritte dal padre hanno fatto riemergere ricordi che sembravano lontani. Inoltre, proporre questa iniziativa a Ivrea rappresenta un doppio valore, perché proprio qui è vissuta per molti anni la sorella di Sergio, Carla Capovilla, ed è come se un ponte temporale avesse unito queste due terre, un sottile ma durevole legame di emozione che ci fa ritrovare nello stesso posto ad ascoltare la vita che entrambi avevano vissuto.
“La notte delle Farfalle” è come un salto storico e temporale dove la caccia all’ebreo di un tempo è stata trapiantata in età odierna in una spietata caccia al “ Diverso”, a tutto quello che non si conforma allo stereotipo di una società considerata originale e perfetta.
E’ un lavoro teatrale che parla di Storia, di tragedia e di guerra; riuscendo con tatto e delicatezza a parlare anche di noi esseri umani, che in ogni tempo, senza distinzione di luogo, cerchiamo disperatamente rifugio in una soffitta, luogo della memoria, dove si nascondono i più intimi segreti e dove a volte in un modo del tutto inaspettato, da qui può ripartire una nuova vita.