La crisi dell’automotive colpisce i lavoratori biellesi di Verrone: 356 dipendenti in cassa integrazione dal 9 dicembre

Il collasso indotto della filiera produttiva italiana di Stellantis sta per colpire ancora i lavoratori e le lavoratrici piemontesi dell’automotive. E’ quanto emerge dal question time di Alice Ravinale (AVS) presentato in consiglio regionale martedì 19 novembre

Martedì 19 novembre Alice Ravinale (AVS) ha presentato in Consiglio Regionale un question time rivolto all’assessora al lavoro Chiorino. «“La nostra priorità è fare in modo che le future generazioni possano trovare nelle fabbriche un futuro” è il tenore delle risposte a vuoto al question time che ho presentato in Consiglio Regionale alla vicepresidente e assessora al lavoro Chiorino, che nemmeno oggi ha ritenuto di presentarsi in aula, nonostante si trattasse di uno stabilimento proprio del suo territorio, il biellese» dichiara Ravinale.

«Lupi con i deboli, agnelli con i forti: ma è questo l’atteggiamento con cui il Piemonte siede al tavolo nazionale convocato al MIMIT con Stellantis? Chiediamo azioni concrete e urgenti, non sterile retorica sulla pelle di lavoratori e lavoratrici e in cui si accomodano multinazionali che continuano a fare utili lasciando indietro lavoratori, lavoratrici e intere filiere produttive» insiste ancora Ravinale.

Altri 356 dipendenti di Stellantis, questa volta nello stabilimento del biellese di Verrone, si preparano la cassa integrazione, proprio nel periodo natalizio, dal prossimo 9 dicembre e fino al 22: la cassa integrazione comporta un taglio di circa un terzo del salario, e quindi Stellantis regala feste amare ai propri dipendenti di Verrone. A Verrone, che soltanto 5 anni fa contava 655 dipendenti e che è stata pesantemente ridimensionata con il ricorso agli incentivi all’esodo, si producono cambi per i veicoli commerciali e per alcuni modelli di auto, circa 1000-1200 pezzi al giorno, ma a seguito del calo produttivo dello stabilimento di Atessa, in provincia di Chieti, il principale sito italiano per la produzione dei veicoli commerciali Stellantis e che è in cassa integrazione dallo scorso 10 giugno, la domanda è calata.

«Una situazione tutta italiana però – conclude Alice Ravinale – visto che dopo i primi 10 mesi del 2024 Stellantis ha fatto segnare nel mese di ottobre una quota di mercato del 17,5% nei paesi UE29 e si conferma al secondo posto della classifica in Europa – ed è cresciuta del 3,6% per ciò concerne la vendita di veicoli commerciali in Europa, con risultati in ampia crescita per quanto riguarda la vendita di auto elettriche».