Per far fronte agli ingenti danni riportati dopo il nubifragio Bledi e Carmen hanno aperto una raccolta fondi il cui traguardo di 5.000€ è stato rapidamente raggiunto nell’arco di pochi giorni
Venerdì 21 giugno si è scatenato il finimondo: pioggia, grandine, raffiche di vento che hanno interessato soprattutto la parte nord-occidentale del Canavese. Tra chi ha dovuto fare i conti con i danni del violento temporale ci sono anche Bledi e Carmen, produttori del territorio di frutta e verdura biologica molto conosciuti nell’ambiente ZAC! e proprietari dell’azienda agricola “L’orto di Carmen” che ha i campi nel comune di Borgofranco in via Tostre. Nel giro di un quarto d’ora mesi di lavoro e di guadagno sono andati in fumo: le piantine recentemente interrate fuori dalle serre sono state completamente distrutte dal diluvio e dalla grandine e l’unica parte del raccolto ad essersi salvata è stata quella all’interno delle serre. Le piantine avrebbero dovuto produrre fino ai mesi autunnali, garantendo un’entrata certa per l’azienda.
Per chi li conosce o ha avuto modo di fare quattro chiacchiere con Bledi e Carmen sa quanta fatica costi mandare avanti un’azienda agricola a conduzione familiare, ma fino alla scorsa settimana nessun imprevisto li aveva mai scoraggiati al punto da non sapere come andare avanti. Il colpo inferto venerdì è stato fatale: «siamo molto preoccupati, non sappiamo come faremo a ripartire». Alla domanda: «ma la Regione non copre almeno una parte dei danni?» la risposta è stata che affinché ciò accada la Regione deve innanzitutto aprire la procedura di calamità naturale e solo allora diventa possibile chiedere una quantificazione dei danni e avviare eventuali richieste di rimborso. Un percorso troppo lungo e laborioso per un’azienda che ha bisogno di liquidità immediata per poter ripiantare il più rapidamente possibile quanto distrutto.
E allora che fare?
Bledi e Carmen non si sono rassegnati e hanno così lanciato una raccolta fondi sul sito Gofundme. «Negli ultimi mesi» si legge «per via delle continue piogge avevamo già dovuto sostituire una parte delle colture, ma adesso in seguito ad una forte grandinata avvenuta venerdì 21/06/24 abbiamo subito dei gravi danni alle colture in campo aperto. Quest’ultimo evento ci ha messi in serie difficoltà economiche essendo questa attività l’unica fonte di guadagno per la nostra famiglia. Non staremo di certo fermi, ma chiediamo a chi può e come può, un piccolo contributo per riuscire a sostenere l’acquisto per i nuovi piantini e per far fronte a spese di gestione imminenti».
Attorno al lavoro di Bledi e Carmen si è consolidata negli anni una comunità di persone che non è rimasta indifferente alla richiesta d’aiuto: nel giro di pochi giorni ci sono state più di 100 adesioni e l’obiettivo di 5.000€ è stato rapidamente superato.
Quella dell’Orto di Carmen è una piccola vicenda locale che ha mostrato da un lato la difficoltà di operare in un settore (quello agricolo) sempre più “fragile” di fronte agli sconvolgimenti del cambiamento climatico (eventi estremi che si abbattono nell’arco di poche ore o pochi minuti, distruggendo tutto), ma dall’altro lato ha mostrato l’effettiva esistenza di una comunità solidale che non si limita a comprare frutta e verdura, ma che s’interessa anche al lavoro di chi quegli ortaggi li coltiva, li lavora, li raccoglie.
Andrea Bertolino