Assassinio sull’Orient Express – Trama
Pubblicato per la prima volta a puntate sul Saturday Evening Post nell’estate del 1933 “Assassinio sull’Orient Express” è il nono della serie di romanzi che vedono protagonista l’investigatore Hercule Poirot, nonché uno dei più noti tra i tanti gialli scritti dalla regina indiscussa del genere. Poirot, a bordo del treno che univa Istanbul a Calais, si trova a dover investigare sulla morte di un signore americano trovato senza vita nel suo scompartimento, mentre una grande nevicata blocca il treno in quella che oggi è la ex Jugoslavia: il belga troverà la soluzione al mistero, che s’infittisce quando la vera identità del morto viene rivelata, interrogando tutti i passeggeri della carrozza sulla quale l’omicidio è stato commesso.
Dove, come, quando?
Giovedì 19 luglio
Ore 22.00
Cortile del Museo Piazza Ottinetti – Ivrea
In caso di maltempo: presso Oratorio San Giuseppe
Costo biglietti
Intero: 6 €
Ridotto: 5 €*
*La riduzione si applica ai minori di 25 anni, ai soci dell’associazione RosseTorri e a tutti coloro che si presenteranno con il biglietto d’ingresso del Museo Civico Garda. Le riduzioni non sono cumulabili.
Cosa ne pensano gli altri?
“Nonostante quello che pensano le persone c’è giusto e sbagliato. E niente in mezzo”, sentenzia Poirot all’inizio del film, dichiarandosi immediatamente come figura molto più sfaccettata e malinconica rispetto alle altre versioni in cui lo abbiamo visto sul grande schermo. A conti fatti più che per le sue doti estetiche, pur evidenti, Assassinio sull’Orient Express arriva al cuore dello spettatore per il suo essere un dramma di un uomo che lotta contro le gabbie in cui si è rinchiuso. Nonostante abbia a disposizione un cast di stelle di primissimo piano Branagh preferisce incentrare il film unicamente sul protagonista, e a ragion veduta. La sua performance di attore riesce a far emergere l’uomo dietro la maschera, un essere umano che da troppo tempo si è sottratto alla vita nascondendosi dietro la sua mente indagatrice. A rimanere impressi alla fine sono i silenzi di Poirot, i suoi sguardi velati di tristezza. Dopo il capolavoro del 1974 diretto da Sidney Lumet non era facile riportare al cinema Assassinio sull’Orient Express. Il successo del film di Branagh è quindi doppio. E meritevole di applauso.
(Adriano Ercolani, da Cinematografo.it, 30 novembre 2017)