Quinta edizione de La Grande e Piccola invasione, festival della lettura di Ivrea, fino a domenica 4 giugno
Ormai ci siamo, la quinta edizione de La grande invasione, il Festival della lettura ideato nel 2013 da Gianmario Pilo e Marco Cassini, occuperà Ivrea dal 1 al 4 giugno con un prologo già mercoledì 31 a Parella presso Vistaterra.
Proprio la partnership con Vistaterra, l’agriparco sostenuto dall’azienda Manital che in concomitanza con il festival si aprirà al pubblico per la prima volta, costituisce una delle principali novità di questa edizione, anche se l’evento di apertura, con la curiosa intervista di Neri Marcorè all’AD Graziano Cimadom, è una serata a inviti gestiti direttamente da Manital. Nei giorni successivi l’ingresso alla struttura sarà libero, mentre alcuni appuntamenti solo su prenotazione (vincitori del Premio Strega, Marcorè, Parole Note e Luca Scarlini), fino all’extrafestival del 27 giugno quando a Parella saranno presentati i cinque finalisti del Premio Strega.
Il programma è troppo folto per essere riassunto in poche righe e si può trovare, con la descrizione dei singoli ospiti, sul sito dell’evento unitamente a quello de La piccola invasione, la sezione dedicata ai lettori più giovani curata da Lucia Panzieri e Silvia Trabalza.
Rispetto agli anni scorsi si confermano alcuni format particolarmente indovinati come i laboratori pratici, colazione e giornali, i pranzi letterari, allargati fino a 14 diversi locali, la nostra carriera di lettori, che quest’anno prevede Nicola Lagioia, Marco Missiroli, Valeria Parrella, Domenico Starnone, Diego De Silva e Marcello Fois, una grande mostra presso il Museo Garda, quella di Lorenzo Mattotti, e diversi spettacoli serali con nomi di spicco come Neri Marcorè e Sonia Bergamasco, oltre al concerto gratuito in piazza Ottinetti in occasione del 2 giugno, quest’anno con Nada.
Novità di questa edizione sono invece lo spazio alla saggistica, curato da Davide Gamba e Paolo Bricco, che vedrà tra gli altri come ospite Luciano Canfora e il particolare sguardo dedicato al racconto, che sarà approfondito da sedici diversi autori.
Non ci saranno solo autori italiani ad Ivrea: la francese Annie Ernaux presenterà il suo nuovo romanzo Memorie di ragazza, poi la scozzese Ali Smith, la messicana Laia Jufresa e le due statunitensi Alexandra Kleeman e Elisa Albert. Presente inoltre lo scrittore-entomologo svedese Fredrik Sjoberg.
Rispetto alle passate edizioni si nota un coinvolgimento più diffuso degli esercizi commerciali della città, non solo librerie ma anche ristoranti, bar, parchi, alberghi, financo una lavanderia (dove Francesca Brizzolara leggerà Lucia Berlin), e la Facoltà di Infermieristica all’Officina H.
Molto ricca al solito anche la Piccola invasione con ospiti importanti come Andrea Valente, Luigi Dal Cin, Emanuela Bussolati, molti laboratori e visite guidate e lo spettacolo della Compagnia TeatrO dell’Orsa al Giacosa venerdì 2 giugno.
Letture ed incontri quindi per tutti i gusti, quasi tutti ad ingresso gratuito o a prezzo accessibilissimo ma forse con un unico limite: non sarà per tutti perché Ivrea oggi non offre abbastanza spazi per soddisfare la partecipazione a tutti gli eventi. Bene hanno fatto gli organizzatori a sparpagliare il programma in cento direzioni ma una sala che sia una, che tenga più di 100 persone, in Ivrea non si trova. Gli appuntamenti con Luca Scarlini sull’arte rubata, in sala S. Marta, sono già sold out prima dell’inizio del Festival e la povera ex Chiesa S.Marta non ha colpe, non è nata per essere l’unico spazio in città dove proporre conferenze, concerti, teatro e anche danza al di fuori dell’impegnativo Teatro Civico.
Chi c’era all’incontro con Foer si ricorda la calca affettuosa ma impossibile di un pubblico che meriterebbe strutture degne di questo nome e di un Festival che è cresciuto e andrà supportato, oltre che con belle parole, anche con belle sale.
Francesco Curzio