Una mozione in Consiglio comunale di Ivrea per attuare politiche ambientali anche a livello locale
Non basta enunciare generici principi e auspicare futuri cambi di rotta in un campo come quello ambientale che ha già superato da un pezzo il livello di guardia. Se abbiamo dovuto aspettare l’intransigente denuncia di una ragazzina svedese per vedere quello che tutti potevano vedere vuol dire che il livello di ipocrisia e di chiusura mentale di tutta la classe dominante mondiale, economica e politica, non può più consentirci di guardare al futuro con qualche speranza. Occorre agire al più presto e a tutti i livelli.
Va in questa direzione la mozione che Viviamo Ivrea con il suo capogruppo Francesco Comotto presenterà al prossimo Consiglio Comunale con questo contenuto:
“Il Consiglio Comunale DICHIARA simbolicamente lo stato di Emergenza climatica e ambientale,
RICONOSCE alla lotta ai cambiamenti climatici un ruolo prioritario nell’agenda dell’Amministrazione comunale, tenendo conto in ogni azione amministrativa o iniziativa degli effetti che questa comporta sul clima.
IMPEGNA Sindaco e Giunta
– ad attenersi alle direttive contenute nell’accordo di Parigi, con particolare riguardo agli investimenti volti a ridurre le emissioni di gas serra;
– ad intraprendere un dialogo istituzionale con gli enti governativi regionali e nazionali, affinché si dia concreta attuazione a provvedimenti, su scala regionale e nazionale, volti alla lotta contro i cambiamenti climatici e alla riduzione delle emissioni di gas serra e del loro assorbimento;
– a fare propria l’esigenza di migliorare lo stato di salute del nostro Pianeta provvedendo ad informare, educare e orientare i cittadini verso modelli di consumo sostenibili anche tramite incontri ad hoc con la cittadinanza dove si possa imparare a produrre meno rifiuti, sprecare meno alimenti, sprecare meno acqua e meno energia indirizzando i cittadini verso un uso responsabile delle risorse naturali partendo anche con iniziative semplici e già messe in atto in molti Comuni come l’abolizione di bottiglie, piatti, bicchieri e posate di plastica da mense e scuole pubbliche;
– considerare la lotta al cambiamento climatico e la transizione a un’economia sostenibile come priorità assoluta dei prossimi anni.
Il Consiglio Comunale RICHIEDE ALTRESI’ che le misure per contrastare l’emergenza climatica avvengano secondo i seguenti principi:
– Giustizia climatica: i costi della transizione non devono gravare sulle fasce più deboli della popolazione, ma soprattutto su chi ha causato maggiormente i danni ambientali. Le istituzioni sono chiamate a promuovere azioni per la riqualificazione dei lavoratori attualmente impegnati in settori incompatibili con la transizione.
– Democrazia partecipativa: le istituzioni si impegnino a riconoscere alle assemblee cittadine un ruolo nel processo di individuazione delle misure per il contrasto dell’emergenza climatica, attraverso un tavolo di confronto allargato alla società civile;
-Trasparenza: le istituzioni si impegnino a pubblicare rapporti periodici sulle iniziative intraprese e sui progressi fatti nella riduzione delle emissioni e nella risoluzione delle criticità ambientali.”
Francesco Curzio