Inclinazione resistente ai Musrai di Alpette

Domenica 10 luglio all’alpeggio Musrai, a cura di Mondadori Bookstore Ivrea e La Neve dell’Ammiraglio

UN’INTERA GIORNATA NELLA NATURA, IMMERSI IN UNO SCENARIO MOZZAFIATO, FRA PAROLE, CIBO E LIBRI

Ingresso libero, l’alpeggio é ideale per i bambini e tutti gli animali sono benvenuti 

IL PROGRAMMA

Ore 10.30
GIAN VITTORIO AVONDO E PINO MORETTI: “Il cibo dei contadini in Piemonte” (Priuli & Verlucca)

Dal frumento alla castagna, dal vino al granoturco alla patata. I prodotti essenziali che per secoli hanno sfamato generazioni di famiglie contadine: la loro origine, la storia, le caratteristiche fondamentali, la filiera che percorrevano dal campo alla tavola. Ed ancora: gli attrezzi utili alla loro coltivazione, gli strumenti che ne permettevano la trasformazione e le patologie che derivavano dal loro consumo esclusivo. Un libro per conoscere e capire la storia degli alimenti che ancora oggi arricchiscono le nostre tavole.

GIAN VITTORIO AVONDO, laureato in Storia contemporanea, ha al suo attivo svariati articoli apparsi su riviste a diffusione locale e nazionale e numerose pubblicazioni di carattere storico, etnografico e turistico-escursionistico. Vanno inoltre ricordate la collaborazione con l’opera a fascicoli Cucina e tradizioni del Piemonte, e il coordinamento dell’opera Cultura contadina in Piemonte, entrambe edite da Bonechi, di Firenze. Nei Quaderni di Cultura Alpina di Priuli & Verlucca, Gian Vittorio Avondo ha pubblicato, con altri autori, i volumi Civiltà alpina e presenza protestante nelle valli pinerolesi (1991), Malattia e salute (1995), Grazia ricevuta (2010) e Pascoli e vigneti.
Presidi caseari e enologici nelle zone alpine e prealpine del Piemonte (2013).

PINO MORETTI, laureato in Medicina e Chirurgia, specialista in Malattie dell’Apparato Respiratorio, attualmente pensionato, ha lavorato dal 1979 al 2017 presso la S.C. di Medicina Interna dell’Ospedale Agnelli di Pinerolo. Con G. B. Aimino e G. V. Avondo è autore del volume Epidemie in Piemonte (Edizioni del Capricorno, Torino).

Ore 11.30
IRENE BORGNA
La Montagna Raccontata ai Bambini
con i libri “Sulle Alpi” (Editoriale Scienza) e “Manuale per giovani stambecchi” (Salani)

“SULLE ALPI” – UN LIBRO COMPLETO E RICCAMENTE ILLUSTRATO PER SCOPRIRE TUTTO SULLE NOSTRE MONTAGNE! COME SI SONO FORMATE, QUALI PIANTE E ANIMALI ABITANO TRA LE VALLI E LE VETTE, COME VIVONO LE POPOLAZIONI DI MONTAGNA, E POI LE STORIE AVVENTUROSE DELLA MUMMIA OETZI, DI ANNIBALE E DEI SUOI ELEFANTI, DEI PRIMI ALPINISTI E DEI FREE CLIMBER DEI NOSTRI TEMPI.

“MANUALE PER GIOVANI STAMBECCHI” -. UN LIBRO PER DIVENTARE UN ESCURSIONISTA. VUOI DIVENTARE UN CAMMINATORE ESPERTO? QUESTO È IL LIBRO CHE FA PER TE! IN FAMIGLIA O IN AUTONOMIA, SCOPRI TUTTI I SEGRETI DELL’ESCURSIONISMO: DALL’ORGANIZZAZIONE ALLA SCELTA DELL’ATTREZZATURA, DALL’ORIENTAMENTO AL RICONOSCIMENTO DELLE TRACCE DEGLI ANIMALI, PASSANDO PER I PERICOLI DA CONSIDERARE E I RIMEDI DA ATTUARE IN CASO DI PICCOLI E GRANDI IMPREVISTI. UN COMPAGNO DI AVVENTURA PER CHI SOGNA VETTE DA RAGGIUNGERE, BIVACCHI E NOTTI STELLATE, PER POI TORNARE A CASA CON LE GAMBE STANCHE E LE GUANCE ARROSSATE DAL SOLE, CERTI DI AVER VISSUTO UN’ESPERIENZA UNICA E IRRIPETIBILE, NEL RISPETTO DEL DELICATO EQUILIBRIO DELLA NATURA. BUON CAMMINO!

IRENE BORGNA, un dottorato di ricerca in antropologia alpina con Marco Aime, ha fatto della montagna la sua passione e il suo mestiere. Nata a Savona nel 1984, vive e lavora in Valle Gesso, nelle Alpi Marittime, dove si occupa di divulgazione ambientale e fa la guida naturalistica, portando a spasso gli escursionisti fra cime e rifugi. Per Mimesis ha pubblicato “Profondol verde”, per Ponte alle Grazie “Cieli neri” (premio Rigoni Stern) e “Il pastore di stambecchi” (menzione speciale al premio Rigoni Stern).

ORE 13.00 PRANZO
info e pren 347 77 23 347 (Dario)

Ore 14.30
MARIO CURNIS
“Diciotto castagne. La montagna, il bosco, la felicità” (Rizzoli)

in dialogo con Davide Gamba
letture di Antonella Enrietto

Mario Curnis è stato in parete con quattro generazioni di scalatori, i più grandi. Ha affrontato le Alpi, le Ande, l’Himalaya e più volte l’Everest. Ma non è stato solo un alpinista. Ha conosciuto fin da bambino la fame, le privazioni e la fatica del lavoro, poi via via ha incontrato il successo e il fallimento, la malattia, la depressione e la rinascita, sempre con al fianco la moglie Rosanna, con la quale vive in una baita lontano da tutto. Loro, insieme, hanno piantato mille alberi e spostato le montagne. Quella di Mario Curnis è una storia di riscatto, dignità, coerenza, ribellioni, rischi, rivincite e resurrezioni. Di come si possa cadere, combattere e rialzarsi. Ma è anche un’attualissima lezione di semplicità e di armonia con l’ambiente. E il racconto di come si possa, con pochi mezzi, rinunciando al superfluo, ottenere il risultato più difficile: la felicità. Perché la felicità non costa nulla ed è accanto a noi, posata sul ramo di un albero o nascosta sotto la neve. La sua è una storia unica e irripetibile, ma che parla delle vite di tutti. La sua memoria non descrive il fascino di un mondo che non c’è più, ma quello di un mondo come potrebbe essere.
Questo volume non è una biografia. Procede per ricordi, associazioni, sfoghi. La vita di Curnis emerge piano dalle pagine, un tassello dopo l’altro. A fare da filo conduttore, tra flashback, aneddoti e frammenti di diario, è la saggezza del suo sguardo da “capo indiano”, l’indipendenza di giudizio con la quale analizza e interpreta le sue vicende, l’alpinismo di ieri e di oggi, la sobrietà, l’ascolto della natura, la vita e la morte, la solitudine e l’amicizia, il lavoro e lapassione. La felicità, sempre.

MARIO CURNIS, è nato a Nembro (Bergamo) nel 1936, settimo di otto figli. Dopo un’infanzia segnata dalla fame, comincia giovanissimo a lavorare come muratore, mestiere che per sessant’anni ha saputo far convivere con la passione per la montagna, aprendo diverse nuove vie sulle Alpi, anche in inverno, e partecipando fin dai primi anni Sessanta a spedizioni alle Ande e in Himalaya. Considerato tra i più forti scalatori italiani, nel corso della sua lunga attività ha conosciuto il meglio di un secolo di alpinismo legandosi, tra gli altri, con Riccardo Cassin, Walter Bonatti, Reinhold Messner e Simone Moro. Con quest’ultimo, nel 2002 (a sessantasei anni!) è salito sulla vetta dell’Everest.
Con Moro è anche autore del libro “In cordata” (Rizzoli 2015), curato da Angelo Ponta. Vive con la moglie Rosanna in una baita immersa nel verde nella frazione di San Vito, a Nembro.

Ore 16.00
PAOLO COGNETTI
“La felicità del lupo” (Einaudi)

in dialogo con Davide Gamba
letture di Antonella Enrietto

«SILVIA RISE. E DI COSA SA GENNAIO? DI COSA SAPEVA GENNAIO? FUMO DI STUFA. PRATI SECCHI E GELATI IN ATTESA DELLA NEVE. IL CORPO NUDO DI UNA RAGAZZA DOPO UNA LUNGA SOLITUDINE. SAPEVA DI MIRACOLO». FAUSTO SI È RIFUGIATO IN MONTAGNA PERCHÉ VOLEVA SCOMPARIRE, SILVIA STA CERCANDO QUALCOSA DI SÉ PER POI RIPARTIRE VERSO CHISSÀ DOVE. LUI HA QUARANT’ANNI, LEI VENTISETTE: PROVANO A TOCCARSI, UNA NOTTE, MENTRE FONTANA FREDDA SI PREPARA PER L’INVERNO. INTORNO A LORO CI SONO BABETTE E IL SUO RISTORANTE, E POI UN RIFUGIO A PIÙ DI TREMILA METRI, SANTORSO CHE SA TUTTO DELLA VALLE, DISTESE DI NEVI E D’ERBA CHE ALLARGANO IL RESPIRO. PERSINO IL LUPO, CHE MANCAVA DA UN SECOLO, SEMBRA AVER FATTO RITORNO. ANCHE LUI IN CERCA DELLA SUA FELICITÀ. ARRIVATO ALLA FINE DI UNA LUNGA RELAZIONE, FAUSTO CERCA RIFUGIO TRA I SENTIERI DOVE CAMMINAVA DA BAMBINO. A FONTANA FREDDA INCONTRA BABETTE, ANCHE LEI FUGGITA DA MILANO MOLTO TEMPO PRIMA, CHE GLI PROPONE DI FARE IL CUOCO NEL SUO RISTORANTE, TRA GLI SCIATORI DELLA PICCOLA PISTA E GLI OPERAI DELLA SEGGIOVIA. SILVIA È LÌ CHE SERVE AI TAVOLI, E NON SA ANCORA SE LA MONTAGNA È IL NASCONDIGLIO DI UN INVERNO O UN DESIDERIO DURATURO, SE PRIMA O POI RIUSCIRÀ A TROVARE IL SUO PASSO E SE È PRONTA AD ACCORDARLO A QUELLO DI FAUSTO. E POI C’È SANTORSO, CHE VEDE LUNGO E BEVE TROPPO, E SCOPRE DI ESSERSI AFFEZIONATO A QUEL FORESTIERO DAI MODI SPICCI, CAPACE DI CAMMINARE IN SILENZIO COME UN MONTANARO. MENTRE CUCINA PER I GATTISTI CHE D’INVERNO BATTONO LA PISTA E PER I BOSCAIOLI CHE D’ESTATE PROFUMANO IL BOSCO IMPILANDO CATASTE DI TRONCHI, FAUSTO RITROVA IL GUSTO PER LE COSE E PER LA CURA DEGLI ALTRI, ASSAPORA IL DESIDERIO DEL CORPO E L’ABBANDONO. CHE ESISTA O NO, IL LUOGO DELLA FELICITÀ, LUI SENTE DI ESSERE ESATTAMENTE DOVE DEVE STARE. PERSINO IL LUPO, CHE MANCAVA DA UN SECOLO, SEMBRA AVER FATTO RITORNO. ANCHE LUI IN CERCA DELLA SUA FELICITÀ.

PAOLO COGNETTI (Milano 1978) è autore di oltre dieci libri. Ha vinto il Premio Strega 2017 con “Le otto montagne” (Einaudi), che ha raggiunto più di un milione di lettori nel mondo in oltre 40 Paesi e ispirato il film di Charlotte Vandermeersch e Felix Van Groeningen vincitore del Premio della Giuria al Festival di Cannes di quest’anno

TUTTI I LIBRI DEGLI OSPITI saranno presenti all’alpeggio per il firmacopie

COME ARRIVARE AI MUSRAI

Raggiungere il comune di Cuorgné, dal quale, attraverso strada ben
segnalata, in circa 25 minuti si arriva ad Alpette. Da Alpette, poco
prima di arrivare nel centro del paese, sulla sinistra prendere per
Località Trione. Dopo circa 3 Km sarete arrivati: sulla vostra destra
vedrete la sbarra per l’Alpeggio Musrai, parcheggiate, e da lì in 5
minuti di strada pianeggiante arriverete all’alpeggio. Per persone
anziane o disabili l’AIB di Alpette garantirà il trasbordo in macchina
fino al luogo degli incontri. Qualora non trovaste da parcheggiare sulla
strada, sappiate che tre tornanti più sopra (10 minuti a piedi dalla
sbarra), a Trione, c’è un ampio parcheggio

IN CASO DI MALTEMPO LA GIORNATA VERRÀ ANNULLATA E, SE POSSIBILE, RIPROGRAMMATA IN ALTRA DATA – PER TUTTE LE ALTRE INFO 3498282777