Il 16 novembre presentazione del laboratorio teatrale in carcere e proiezione del film su Carmelo Bene
Sul finire dell’anno che vede Ivrea Capitale italiana del libro un progetto elaborato dal Teatro a canone di Chivasso coinvolgerà la Casa Circondariale di Ivrea con la realizzazione di un laboratorio teatrale e la successiva realizzazione di uno spettacolo realizzato dai detenuti.
Il progetto, dall’ironico titolo Leggendo evado, che si realizzerà anche grazie alla collaborazione dell’Ass.Volontari Penitenziari “Tino Beiletti” e all’interno del festival di teatro diffuso ARTERIE, porterà il 13 gennaio a presentare l’esito del laboratorio negli edifici dello stesso istituto carcerario e nei giorni seguenti fuori dalle mura in una serata aperta al pubblico.
Il laboratorio all’interno del carcere è già partito ad ottobre, partendo dalla lettura del romanzo Fahrenheit 451 di Ray Bradbury e di altri testi (Calvino, Miguel de Cervantes, William Shakespeare, Samuel Beckett, Lope De Vega) per poi svilupparsi con specifiche tecniche teatrali (improvvisazione, training, montaggio, lavoro di gruppo) curate da Luca Vonella e dagli attori del Teatro a canone.
Tutto il progetto verrà presentato mercoledì 16 novembre alle 20,30 al Cinema Boaro di Ivrea in una serata dedicata al teatro di Carmelo Bene che vedrà la proiezione di IL SOMMO BENE – appunti per un documentario, con regia di Chiara Crupi, versione cinematografica ispirata allo stesso libro “Il sommo Bene” sulla vita e l’opera di Carmelo Bene, scomparso vent’anni fa.
Il film, patrocinato dall’Archivio Carmelo Bene della Regione Puglia, dall’Unione Culturale “Franco Antonicelli” – Polo del ‘900 e Consiglio Regionale del Piemonte, tratta tra gli altri argomenti, del famoso Convegno di Ivrea del 1967 in cui si radunarono le più interessanti avanguardie teatrali del paese, in un dibattito che rientra nella Storia del Teatro contemporaneo per gli effetti dirompenti che ebbe nel mondo teatrale dell’epoca e dei decenni a venire fino ad i nostri giorni.
Proiezione realizzata con la collaborazione dell’Unione Culturale “Franco Antonicelli”, Archivio Cinema d’Impresa, Associazione Rosse Torri
F.C.