“Il coraggio della libertà” dei giusti che hanno fatto la differenza. Il 9 marzo si è tenuto nell’auditorium del Liceo Scientifico Statale “A. Gramsci” di Ivrea lo spettacolo musicale “Il coraggio della libertà” in occasione della giornata dei Giusti (6 marzo).
La giornata dei Giusti è stata proclamata nel 2012 dal Parlamento europeo su proposta dell’associazione “Gariwo La foresta dei Giusti” nata per commemorare tutti coloro che hanno salvato gli ebrei dai campi di concentramento o da una morte certa durante la persecuzione nazista. Successivamente la definizione di Giusto è stata estesa a tutti coloro che si sono opposti ai crimini contro l’umanità (mafia compresa) e ai genocidi in generale.
Dal 7 dicembre 2017 la Giornata dei Giusti è solennità civile in Italia: ogni anno il 6 marzo si celebra l’esempio dei Giusti del passato e del presente per diffondere i valori della responsabilità, della tolleranza, della solidarietà.
A tutti coloro che sono stati riconosciuti come Giusti sono stati dedicati dei “Giardini” nei quali all’inizio venivano piantati degli alberi per ognuno di loro al quale veniva affiancato un cippo (un monumento commemorativo) poi, per via dello spazio, ad ogni Giusto fu dedicata una targa. Ne troviamo un esempio a Milano, ma il primo ad essere stato creato è quello di Gerusalemme, lo Yad Vashem.
Durante lo spettacolo si è fatto riferimento in primo luogo alla persecuzione nazista verso gli ebrei, dato che era ospite la rappresentante della comunità ebraica di Ivrea, Liliane Barda, ma anche al genocidio armeno, numericamente minore ma ugualmente terribile per quanto riguarda le persecuzioni. Altro ospite era Mario Beiletti in rappresentanza dell’ANPI, Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, fondata dai partecipanti alla Resistenza italiana contro l’occupazione nazifascista durante la seconda guerra mondiale.
Liliane Barda ha portato l’esempio di un uomo al quale, durante la persecuzione ebraica, era stato chiesto di nascondere degli ebrei e accompagnarli in montagna, dove c’era qualcun altro ad attenderli per portarli in Svizzera. Quest’uomo, padre di famiglia, rischiò la vita soprattutto durante i controlli lungo il viaggio perché nascondeva la famiglia sotto il fieno nel suo carro, ma alla fine riuscì a portarla in salvo.
Nel recital, intitolato “Il coraggio della libertà”, il gruppo Mishkalè ha narrato musicalmente la storia di alcune persone che, come nell’esempio della rappresentante della comunità ebraica, si sono distinte dalle altre e sono state considerate Giuste. Il gruppo (composto da clarinetto, tromba, flugelhorn, trombone, fisarmonica, batteria e percussioni, basso tuba e vocalist) ha proposto diversi brani, alcuni solo musicali e altri anche cantati in yiddish, ma sempre introdotti dalla cantante Maria Teresa Milano, che alla fine ha coinvolto gli spettatori facendo cantare l’inno della Resistenza partigiana: “Bella ciao”.
Lo spettacolo è stato interessante e molto coinvolgente, specie nella parte musicale. In particolare il primo e il terzo pezzo mi sono piaciuti di più e anche la parte finale, dove ci hanno coinvolto facendoci cantare; sarà perché in generale la musica mi trasmette delle emozioni.
E’ stata un’esperienza appassionante, e sicuramente l’argomento ci è rimasto impresso nella mente molto di più, rispetto ad una classica lezione frontale. Sarà certamente interessante approfondire l’argomento anche con il presidente dell’ANPI di Ivrea e Basso Canavese, Mario Beiletti, durante la passeggiata didattica per scoprire i luoghi di Ivrea dedicati alla memoria della Resistenza Partigiana.
Vittoria Barbieri 5E, liceo Gramsci Ivrea