È stata votata all’unanimità venerdì 19 aprile e sarà composta da sei consiglieri. PD e M5S, intanto, intervengono sul tema del nuovo ospedale
Risale a venerdì 12 aprile la notizia del cedimento di pochi giorni prima di un pezzo di controsoffittatura del reparto di emodinamica dell’Ospedale d’Ivrea, probabilmente dovuto all’infiltrazione di acqua piovana, causando l’interruzione del servizio dalle 19.30 di mercoledì alle 15.00 del giovedì seguente.
Un episodio che non ha provocato incidenti o danni a persone, ma che ha messo ulteriormente in risalto la necessità di intervenire sull’edificio ospedaliero, sia per quanto riguarda gli aspetti strutturali, sia per quanto concerne il servizio nel suo complesso.
Da diverso tempo, infatti, vanno sommandosi le richieste di interventi più incisivi per garantire un servizio sanitario pubblico efficiente.
Durante il Consiglio Comunale di venerdì 19 aprile è stata approvata all’unanimità l’istituzione di una nuova commissione sanità, frutto di una mozione precedentemente presentata dal M5S d’Ivrea. La commissione, al momento senza presidente, sarà composta dai consiglieri Salizzioni, Piras, Fresc, Cuomo, Malpede e Bono e, come si legge nel comunicato del M5S, «avrà il compito di verificare le criticità dell’ospedale relativamente alle esigenze di manutenzione straordinaria, alla mancanza di personale medico e infermieristico, alle liste d’attesa, alle condizione del pronto soccorso. La commissione avrà anche il compito di valutare dove proporre la realizzazione del nuovo ospedale e indicare concrete azioni all’amministrazione per ottenere l’avvallo della Regione».
Sul tema della sanità pubblica e dell’ospedale eporediese è intervenuto anche il Partito Democratico. «Al di là dell’evento occorso, è ormai opinione condivisa che l’Ospedale di Ivrea sia una struttura ormai superata, per età, per ubicazione e conseguente disposizione interna dei reparti e servizi. Le criticità strutturali condizionano pesantemente le condizioni di operatività dei reparti e la possibilità di ulteriori necessari sviluppi soprattutto in ottica di un miglioramento del servizio e delle prestazioni ai degenti e alla cittadinanza più in generale».Aggiungendo poi: «Tutte queste condizioni rischiano di comportare un progressivo ridimensionamento e svuotamento dell’ospedale eporediese a favore di altre Sedi ospedaliere».
Il tema della sanità pubblica e l’ipotesi di un nuovo ospedale è seguita tanto a livello locale quanto a livello regionale (viste anche le imminenti elezioni), dato che solo dalla Regione Piemonte può arrivare il via libera per la realizzazione di una nuova struttura ospedaliera.
Durante il pomeriggio di venerdì 19 aprile, infatti, il candidato regionale del M5S Giorgio Bertola ha effettuato un sopralluogo all’ospedale d’Ivrea a cui è seguito un comunicato nel quale si legge: «non è più rinviabile un percorso che porti alla realizzazione del nuovo ospedale del Canavese. La struttura, risalente al 1956, mostra i segni del tempo. Il crollo della controsoffittatura avvenuto la settimana scorsa è solo l’ultimo episodio preoccupante. A ciò si aggiungono gli esiti di uno studio IRES del 2017 in cui l’ospedale di Ivrea viene definito in “fase tardiva di vita utile”». Il candidato conclude poi sostenendo: «È necessario quindi che la Regione Piemonte apra un dialogo con l’intero territorio per progettare il nuovo Ospedale del Canavese».
Le premesse per poter tornare a parlare di sanità pubblica e provare ad arginare il drammatico ridimensionamento delle risorse, e di conseguenza l’efficienza ed efficacia, crescono e la commissione appena istituita dal Comune d’Ivrea potrà, se non proprio incidere direttamente per favorire la costruzione del nuovo ospedale, quanto meno mantenere acceso un riflettore su una situazione fin troppo trascurata.
Andrea Bertolino