… E 170 VANNO A CASA …
Il 01 febbraio 2018 sono stati interrotti 170 contratti di lavoro in somministrazione sulla sede di Comdata Ivrea.
Parliamo di persone con le quali lavoriamo quotidianamente, in alcun casi da almeno un anno, assunte con contratti a 15 ore settimanali a cui veniva “imposto”, in nome della flessibilità più estrema, di svolgerne anche 40.
Nonostante le nostre reiterate pressioni nei confronti dell’Azienda nell’esigere l’applicazione del CCNL che prevede la parità di trattamenti, in Comdata I SOMMINISTRATI lavorano con contratti di 15 ore settimanali ma la giornata lavorativa si articola in questo modo: si lavora tre/quattro
ore, si esce, si è invitati a stare nei paraggi per altre due/tre ore e si è richiamati per riprendere l’attività lavorativa.
Questo accade in Comdata tutti i giorni, tutte le settimane, tutti i mesi da anni.
Dal 1 febbraio questi colleghi non servono più, tutti a casa, anche chi aveva un contratto a tempo indeterminato con l’agenzia di somministrazione (circa 70), questo perchè viviamo nel Paese dei Balocchi dove ai padroni oramai è tutto permesso!!
Un territorio come quello Eporediese dove le attività di Customer Care sono la prevalenza, avrebbe bisogno di stabilità e certezze e non di tassi di precarietà in continuo aumento.
Il fulcro della discussione deve tornare ad essere la dignità di TUTTI i lavoratori, un Paese che si definisce civile come quello italiano che affonda le sue radici costitutive sul lavoro non può accettare la quotidianità di comportamenti come quelli appena descritti.
A seguito delle numerose richieste di incontro fatte dalla RSU congiuntamente alle OOSS Confederali e di Categoria su questo tema, siamo ancora in attesa di una convocazione urgente per conoscere e discuterne le motivazioni che sono alla base della decisione assunta dall’azienda.
I delegati SLC CGIL COMDATA IVREA
Loretta, Marco, Tania
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