L’iniziativa dell’Anpi in occasione della Festa della Repubblica
“Il 2 giugno saremo impegnati non solo a celebrare una data storica, ma lanceremo un messaggio forte e chiaro: per risolvere la crisi attuale è fondamentale e imprescindibile attuare pienamente la Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza“. Questo il messaggio di Carla Nespolo, presidente dell’Anpi. Per questo l’Anpi ha pensato a una maratona social sulla Costituzione. A partire dal 20 maggio, sui social, viene pubblicato ogni giorno un articolo della Carta “perché in questo 2 giugno del 2020 noi dobbiamo rinascere dalla Repubblica e dalla Costituzione: questo è l’impegno. E l’Italia ha un’arma formidabile per il suo nuovo risorgimento: attuare pienamente i principi e le disposizioni della Carta costituzionale conquistata con il sacrificio delle partigiane e dei partigiani e di tutti coloro che liberarono il paese“.
A cominciare dall’articolo 3 della Costituzione che recita: “Tutti i cittadini hanno pari dignità e sono uguali davanti alla legge, senza distinzioni di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale…“.
Conquistare quel “senza distinzione di sesso” fu la battaglia personale di Teresa Noce, una delle 21 donne che fecero parte dell’Assemblea Costituente; a tutte loro Nespolo dedica un “pellegrinaggio di gratitudine” e 21 rose nella giornata del 2 giugno.
Una rosa per Lina Merlin, sepolta nel Famedio del Cimitero monumentale di Milano, una per Elettra Pollastrini nel cimitero di Rieti, per Nilde Iotti al Verano a Roma, per Teresa Noce sulla sua tomba alla Certosa a Bologna, per Rita Montagnana a Torino, per Adele Bei, Bianca Bianchi che si battè per il riconoscimento giuridico dei figli naturali, Laura Bianchini che lottò per la scuola pubblica, Elisabetta Conci che si occupò degli statuti speciali e di autonomia regionale, Maria De Unterrichter Jervolino in prima linea sul fronte della scuola, Filomena Delli Castelli, Maria Federici Agamben, Nadia Gallico Spano, che organizzò i “treni della felicità” che trasportarono 70 mila bimbi meridionali orfani nelle famiglie del Nord. E ancora per Angela Gotelli a cui si deve la sfida per il diritto delle donne di accedere agli alti gradi della magistratura, Angela Guidi Cingolani che gettò le basi della legge di tutela delle lavoratrici madri, Teresa Mattei, Angela Minella Molinari, Maria Nicotra Verzotto, Ottavia Penna Buscemi, Maria Maddalena Rossi, Vittoria Titomanlio.e così per per le altre donne costituenti.
I partigiani e Carla Nespolo rimarcano: “La Costituzione disegna una terra in cui finalmente libertà, giustizia sociale, diritti umani, diritti civili diventano vita quotidiana“. Da qui la maratona costituzionale. E l’omaggio delle rose per le “madri” costituenti.