Gli sportelli della Casa delle donne

Gli sportelli di ascolto e sostegno della Casa delle Donne di Ivrea, dati, considerazioni e riflessioni.

Ogni giorno arrivano circa 250 chiamate al numero 1522 attivo sul territorio italiano con 16 operatrici che rispondono al telefono 24 ore su 24 e consigliano alle donne cosa fare e dove andare fornendo numeri ed indirizzi dei Centri AntiViolenza (CAV) e degli sportelli di ascolto più vicini a loro.

Noi di Casa delle donne con i due sportelli di Ivrea e Cuorgnè abbiamo accolto 49 donne da gennaio 23. Le abbiamo ascoltate e costruito il percorso da intraprendere lavorando in sinergia con altre associazioni sul territorio, le forze dell’ordine e i servizi dell’ASLTO4.

Le donne devono sapere che c’è una rete che le assiste, perché nessuna si salva da sola.

Quello che possiamo fare tutti noi da subito è anticipare il momento in cui ragazze e donne che vivono situazioni di violenza ed infelicità prendono coraggio e si rivolgono a chi può aiutarle. Noi non possiamo arrivare ovunque, e vi chiediamo di essere i nostri occhi e le nostre orecchie sul territorio dove vivete e/o  lavorate.

Ci sono segnali da ascoltare ed interpretare oltre quelli fisici più evidenti:

  • Psicologici quali stati d’ansia, attacchi di panico, depressione  atteggiamenti
  • Comportanti inusuali come :crisi di pianto, ritardi o assenze dal lavoro, , racconti incongruenti , rifiuto di inviti e vita sociale..

Domandate cosa c’è che non va  … o semplicemente dite “Io ci sono e sono al tuo fianco”. Se la donna si apre e parla con voi ascoltate, non esprimete giudizi, fatele capire che non ha colpe di ciò che sta vivendo. Dite poi che ci sono posti in grado di dare aiuto. Con un gesto gentile chiamato attenzione si può salvare una vita.

Questa è la nostra cartolina informativa  che spiega in modo schematico quali sono i servizi offerti dalla Casa delle donne, lì  trovate un  numero di telefono: lasciate un messaggio, una volontaria ascolta la segreteria ogni giorno e vi richiamerà entro 24 ore e insieme si deciderà cosa fare.

Facciamo così in modo che diventino sempre più numerose le storie di ha deciso con coraggio lasciare la sua vita per costruirne una nuova.

Poi sarebbe bello se tutti noi con calma provassimo a stare vicino a chi conosciamo, a genitori, figli, mariti, mogli, fidanzato o fidanzata … provassimo ad ascoltarli.

Parlare della fatica del dolore, dello smacco di un rifiuto, del valore di mordersi la lingua e di frenare le mani, della differenza tra amore e possesso, della caducità dei sentimenti, del rispetto della libertà dell’altro/altra, dell’importanza di lasciarlo/a andare e di rimettersi in gioco, sempre con fatica, con rispetto, senza scorciatoie: passo dopo passo.

Casa delle Donne Ivrea
Associazione Donne contro la discriminazione