Scriviamo di nuovo di gattile perché la situazione critica del rifugio gestito dall’Associazione Eporedianimali è invariata e con il passar del tempo non può che peggiorare. Con il naufragio di giovedì scorso ci sono stati allagamenti importanti i cui danni sono stati contenuti solo grazie alla lungimiranza, pronto intervento e vigilanza dei volontari. In tutto ciò le istituzioni, dai comuni all’Asl sono i grandi assenti.
Avevamo parlato del gattile solo un paio mesi fa nell’articolo “Nuovo gattile. Ci avevamo creduto“, con una intervista alla presidente di Eporedianimali Silvia Faggian. Nell’intervista sono stati ripresi i ben noti problemi del rifugio felino di Ivrea, a partire dalla formalizzazione del rapporto Comune di Ivrea-Eporedianimali fino all’inadeguatezza dello spazio, troppo ristretto per il numero di gatti che per le diverse caratteristiche vanno tenuti in spazi separati, considerato anche che il gattile di Ivrea ospita gatti da tutto l’Eporediese e oltre.
Rifugio allagato dopo il nubifragio. Tutti i mici in salvo.
Il nubifragio di giovedì scorso ha messo poi a dura prova il gattile di Ivrea. Le foto pubblicate da Eporedianimali sulla loro pagina Facebook parlano da sole.
“Dopo la bomba d’acqua di oggi abbiamo anche noi degli allagamenti – scrivono – qualche cortile invaso d’acqua ma fortunatamente tutti i mici sono al riparo. Monitoriamo la situazione. Oggi il turno si fa con gli stivali!”
È bene ricordare che i gatti randagi sono “patrimonio indisponibile dello Stato” e la loro cura è responsabilità dei Comuni, del Sindaco che ha la responsabilità della salute non solo dei cittadini, ma anche degli animali che vivono nel comune. Sono i comuni che devono identificare e registrare presso l’Asl le colonie feline e sterilizzare i gatti a loro spese. Ivrea non ha un gattile comunale, ma opera da ormai 20 anni il rifugio in zona mercato (ex palude) gestito dall’associazione EporediAnimali OdV. Il loro impegno va dalla pulizia degli stalli e delle aree comuni, all’accoglienza dei gatti, alla loro cura quando malati, alla gestione delle adozioni. Non conosce limiti di orario quando si tratta di recuperare cuccioli dispersi o animali feriti in tutto l’eporediese, i telefoni di chi è reperibile suonano continuamente per ricevere segnalazioni di abbandoni o situazioni critiche. Richiede rapporti continui con i veterinari, con l’Asl, che però non è mai riuscita a dare il servizio che sarebbe dovuto (sappiamo che la sanità pubblica per gli umani è vittima di disinvestimenti continui, figuriamoci i servizi per gli animali).
L’appello dopo il nubifragio
Il giorno dopo, gestite le emergenze e fatto il bilancio dei danni, è il momento dello sfogo. Rabbia per una situazione insostenibile più volte denunciata, ma rimasta inascoltata.
“Avete presente quando siete sopraffatti da una situazione, magari anche grave, – scrivono le volontarie del rifugio – e l’unica cosa che riuscite a fare è prenderla a ridere per non piangere?
Ecco, ieri ci sentivamo così, quasi senza parole davanti al nostro amato gattile sommerso d’acqua. A distanza di poco più di 24 ore siamo in grado di scrivere qualcosa di più, di spiegare la nostra rabbia e il nostro dispiacere per la situazione. Nessuno gatto è stato in pericolo, le nostre casette sono tutte rialzate dal terreno perchè sappiamo che la zona è a rischio. Inoltre i gatti amano stare in alto, e i nostri ospiti hanno a disposizione cucce, posatoi, tiragraffi e mille posticini sopraelevati e al coperto. E questa è davvero la cosa più importante.
Però ci piange il cuore a vedere il gattile sommerso, i materiali bagnati e in molti casi rovinati oltre l’utilizzabile. Stiamo ancora facendo l’inventario dei danni, in particolare del legno acquistato per costruire nuove strutture è andato sott’acqua e speriamo sia ancora recuperabile. l’acqua è scesa e abbiamo messo ad asciugare tutto il possibile.
La cosa che fa rabbia è che non è la prima volta che succede, tutti ad Ivrea sanno che quella zona è a rischio allagamenti, ma l’amministrazione comunale non è purtroppo riuscita finora a trovare una sede alternativa per noi e i nostri felini. Sono anni che tentiamo di ottenere un posto adeguato ma si è sempre tutto risolto in nulla .
Speriamo davvero che questa volta qualcosa si muova, speriamo che queste foto, il nostro disagio, facciano meglio comprendere che noi ci mettiamo tutta la nostra volontà, il nostro tempo, i soldi nostri e di chi ci aiuta – ma possiamo poco se la struttura non è adatta.
Sarebbe davvero bello se qualcuno ci ascoltasse e lavorasse con noi a trovare una soluzione vera.”
Questo è l’appello dell’associazione Eporedianimali, un appello che sottoscrivo. Un appello che si ripete e che sembrava potesse venir accolto dalla nuova amministrazione, come pure dalla precedente in verità, ma con il cambio di guida della città vi era, e vi è, una speranza in più anche per quella delega, prima volta per Ivrea, alla Tutela degli animali.
Cadigia Perini
Il rifugio si trova in Piazza del Mercato a Ivrea ed è aperto il sabato dalle 14.30 alle 17.30.
Cell 348 305 6087
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