Fusione tra Comdata e la spagnola Konecta

Il 7 aprile le lavoratrici e i lavoratori di Comdata hanno trovato nella loro casella di posta una mail del CEO di Comdata Group Maxime Didier che annunciava la fusione fra Comdata e la spagnola Konecta. Solo il tempo potrà dire se la notizia sarà da inserire fra quelle buone.

L’amministratore delegato Didier ha annunciato con una mail ai dipendenti di aver raggiunto un accordo di fusione tra Comdata e Konecta, principale fornitore BPO (esternalizzazione servizi aziendali) nei paesi di lingua spagnola. Il completamento dell’operazione è previsto entro il terzo trimestre del 2022.

Comdata ricordiamo è controllata dal dicembre 2015 dal fondo statunitense Carlyle diretto in Italia da Marco De Benedetti. E’ presente in 21 paesi nel mondo (24 sedi in Italia) con più di 50.000 dipendenti (di cui circa 11.000 in Italia).
Konecta fondata nel 1999, ha oggi circa 75.000 dipendenti in 10 paesi, principalmente in Spagna e America Latina.

Il nuovo gruppo avrà sede in Spagna a Madrid e sarà guidato da José María Pacheco, presidente di Konecta, mentre co-ceo saranno Jesús Vidal Barrio, ceo di Konecta, e Maxime Didier, ceo di Comdata. Comdata Italia sarà guidata Massimo Canturi, membro del CdA del nuovo gruppo.

«La leadership del Gruppo – recita il comunicato stampa congiunto –  implementerà un ambizioso piano di sviluppo, in grado di cogliere opportunità di crescita sia organica che inorganica*, che permetterà alla società di avviare un importante percorso di crescita a due cifre, grazie all’offerta di soluzioni end to end, omnichannel, tech-enabled basate su Big Data, IA, Digital Marketing e RPA (robotic process automation)»

Il comunicato continua affermando che «l’accordo dà vita al sesto più grande operatore CX BPO sul mercato globale, con ricavi pari a quasi 2 miliardi di euro e un EBITDA di 300 milioni di euro. La combinazione tra le due società creerà un vero leader globale multilingue (oltre 30) per offrire soluzioni di “best shoring” a clienti locali, regionali e a livello globale, attivi in un’ampia gamma di settori, tra cui quello finanziario e assicurativo, tecnologico, delle telecomunicazioni, retail ed e-commerce, utilities, industria ehealthcare. Il nuovo Gruppo offrirà le proprie soluzioni ad oltre 500 grandi aziende in Europa e America, facendo leva sulle competenze locali di oltre 130.000 dipendenti

Maxime Didier, Co-CEO del nuovo Gruppo e Massimo Canturi, AD di COMDATA Italia hanno affermato: «Siamo davvero entusiasti di avviare questo nuovo capitolo. Siamo onorati di lavorare con José María e Jesús che hanno dimostrato un incredibile know-how alla guida di KONECTA. Anche i team di COMDATA, a cui rivolgiamo un caloroso ringraziamento, sono entusiasti della prospettiva di tornare ai vertici del nostro settore»

La dovuta cautela di sindacati e lavoratori

Non è dato di sapere a quali team di Comdata “entusiasti della prospettiva” facciano riferimento i due dirigenti. Nella realtà lavoratrici e lavoratori non possono esprimere un giudizio sull’operazione non avendo gli estremi per valutare condizioni e conseguenze dell’accordo. Anche i sindacati sono cauti, in una nota delle segreterie nazionali di SLC CGIL, ISTEL-CISL, UILCOM-UIL si legge: «Ci riserviamo di fare ogni valutazione di merito circa l’operazione e le sue implicazioni e ricadute una volta noti più approfonditamente i termini della stessa da acquisire anche attraverso i formali canali relazionali e contrattuali».
Intanto le operatrici e gli operatori dei call center Comdata continuano ad avere gli stessi problemi di sempre legati ad un lavoro spesso alienante e precario. La vicenda del call center Inps è un esempio su tutti.

Cadigia Perini

* Non si tratta di smaltimento rifiuti … La crescita inorganica si riferisce a un tipo di crescita aziendale che si verifica per motivi diversi dalle normali attività di un’azienda. La crescita di questo tipo non è generata da un aumento delle vendite di beni o servizi o da tagli dei costi che migliorano i profitti dell’azienda. Spesso, la crescita inorganica si verifica quando un’azienda sceglie di fondersi con una società simile o di acquisire altre attività come mezzo per espandere l’operazione complessiva.