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Un viaggio sentimentale nella Belle Époque per la prima serata dell’annuale Festa degli Alpini a Castelnuovo Nigra con le esclusive ed inedite fotografie di inizio ‘900
Lunedì 25 agosto alle ore 21 nel Padiglione degli Alpini in piazza Martiri della Libertà si svolgerà la prima presentazione del libro Caro al nostro cuor di Nadia Bontempo per l’Editrice Baima-Ronchetti che, attraverso le fotografie dei primi del Novecento dell’Archivio Fotografico Storico Caretto-Ceresa, ripercorre la vita di alcune famiglie canavesane.
Febbraio 2016: durante i lavori di ristrutturazione di antiche abitazioni rurali nel centro storico di Castelnuovo Nigra riemergono dalla storia, da vite per troppo tempo dimenticate, più di 1400 lastre stereoscopiche datate tra il 1901 e il 1938. Si fa a gara per individuare i volti ed i luoghi, riscoprendo immediatamente una grandezza dei paesaggi della Bella dormiente, montagna soavemente distesa sulle pendici delle Alpi Graie, in vista dei colli e delle pianure canavesane racchiuse dalla catena alpina. Da qui è partito un lavoro meticoloso di digitalizzazione delle lastre e poi, nell’ultimo anno e mezzo, una ricerca storico-documentaria svolta da Nadia Bontempo che si è avvalsa del materiale racchiuso in numerosi archivi storici pubblici e privati, in musei e gallerie d’arte e di testimonianze e ricordi di famiglia.
E’ quindi nato il libro Caro al nostro cuor in uscita lunedì 25 agosto in concomitanza con la prima presentazione che si terrà alle ore 21 presso il Padiglione in piazza Martiri della Libertà a Castelnuovo Nigra, nell’ambito dell’annuale festa del Gruppo Alpini locale. Si tratta di un affresco sulle vite di quattro famiglie, Nigra, Croce, Gamarra e Revelli-Poma: i protagonisti vivevano agiatamente tra le proprie residenze di città (Torino e Biella), di campagna (Bessolo) e soprattutto di montagna, Sale e Villa Castelnuovo, luoghi della villeggiatura estiva.
Le famiglie erano legate dalla parentela con il conte Costantino Nigra, protagonista del Risorgimento, segretario di Cavour e poi ambasciatore del Regno. La nuora, Teresina, è raffigurata in fotografie scattate nella elegante villa di famiglia dove si scopre un suo dimenticato ritratto eseguito da un grande pittore del tempo.
Si può poi seguire i Croce attraverso le figure di Giovanni, medico condotto di Sale, guidati dal piccolo Fulvio con le parole dei suoi quaderni; quest’ultimo, diventato Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Torino, sarà vittima consapevole del terrorismo nell’epilogo di questo racconto.
Affettuose presenze sono i Gamarra, con il pittore Giuseppe e le due sorelle maestre, così come i coniugi Michelangelo Revelli (cugino del conte Nigra) e sua moglie Giulia Poma (ereditiera di una grande azienda tessile del biellese), noti per le opere di beneficenza. Queste famiglie non ebbero discendenti, quindi il lavoro, attraverso i documenti d’archivio, i ricordi, le testimonianze, l’analisi delle immagini, ha permesso di far rivivere vite troppo a lungo dimenticate e che ancora ci parlano.
Ecco, quindi, una raccolta fotografica ampia ed inedita che si presenta come un prezioso documento storico di una comunità e che rivela altresì numerosi scatti di fine gusto pittorico nella composizione delle immagini. Un racconto da guardare e da ascoltare
La mostra fotografica Caro al nostro cuor, allestita a cielo aperto a Castelnuovo Nigra, inaugurata sabato 9 agosto, resterà visitabile fino al 14 settembre prossimo, in qualunque orario, in quanto le immagini, stampate in Forex e tutte di grande formato, saranno collocate negli stessi luoghi ove, oltre cento anni fa, furono scattate da una macchina stereoscopica guidata da mano esperta.