Un pubblico numeroso e interessato ha partecipato all’incontro organizzato da Laboratorio Civico Ivrea presso il Centro civico di Bellavista mercoledì 8 febbraio sul tema complesso ed attuale dell’emergenza povertà e degli strumenti di contrasto nazionali e locali
L’incontro, finalizzato al confronto e all’analisi critica del fenomeno sul nostro territorio, è stato introdotto da Sandro Busso professore presso il Dipartimento Cultura, Politica e Società e Presidente del corso di Laurea in Scienze politiche e sociali dell’Università di Torino che ha affrontato il tema sottolineando gli elementi di criticità, le stereotipie di comportamento che spesso caratterizzano la relazione nei confronti della persona povera e gli aspetti di attenzione da presidiare per agire concretamente a contrasto della situazione di fragilità economica che resta centrale per poter fruire appieno dei servizi e delle opportunità che la nostra società offre.
Nella seconda parte dell’incontro è intervenuta una rappresentanza del “Tavolo territoriale di contrasto alla povertà” costituito da soggetti pubblici e comunitari che operano sul territorio del Canavese e ne conoscono i dati e le specificità: il Consorzio INRETE con la dott.ssa Maria Grazia Binda, Responsabile area inclusione e reti territoriali, che ha parlato dei servizi e delle risorse economiche destinate a sostenere le persone in difficoltà, della forte richiesta di relazione manifestata da chi cerca nel servizio sociale non solo una risposta di tipo economico, ma anche ascolto e accoglienza. Davide Rodda, educatore del servizio di Sviluppo di Comunità del Consorzio, ha illustrato alcune esperienze di progettazione soffermandosi sulla necessità di un approccio di rete come quello sperimentato con il Tavolo territoriale di contrasto alla povertà.
Emiliano Ricci, direttore della Caritas diocesana, ha esposto i numeri in crescita costante delle persone in situazione di fragilità che si rivolgono al centro di ascolto e ai servizi di Piazza Castello a Ivrea, per avere un aiuto per il pagamento delle bollette, una borsa alimentare o indumenti. Grave resta inoltre il problema dell’emergenza abitativa che Caritas riesce solo in parte ad assicurare con gli alloggi e il dormitorio e per cui segnala, anche a causa della pandemia, la mancanza di turn over che rende ancora più difficile dare risposte alle innumerevoli richieste di accoglienza che quotidianamente pervengono.
Arianna Italiano della Comunità di Sant’Egidio ha concluso gli interventi programmati richiamando l’attenzione sulla fragilità come situazione complessiva della persona, fatta di isolamento, esclusione, mancanza di relazioni familiari e amicali e richiamando il tema salute strettamente legato a quello della povertà.
L’incontro, introdotto e moderato da Carla Avalle si è concluso con numerosi interventi dal pubblico che hanno sottolineato i diversi aspetti della realtà locale, la necessità di una maggiore cura del bene comune, la responsabilità civica che fa appello a tutti i cittadini e la preoccupazione per il futuro degli strumenti di contrasto a partire dal Reddito di cittadinanza e di come verrà riordinato.
Laboratorio Civico Ivrea