Il PD riesce ad arrivare alle “primarie di coalizione”, mentre è bagarre nelle destre dopo l’annuncio di Sertoli
Ivrea in questi giorni (come è consuetudine e quest’anno comprensibilmente più del solito) è tutta presa dal Carnevale e sembra interessarsi molto poco del fatto che, tra meno di tre mesi, si troverà ad occuparsi dell’elezione del sindaco e del consiglio comunale della città.
Ovviamente così pare, ma così non è affatto. Perché il Carnevale di Ivrea, come peraltro ogni evento pubblico a grande partecipazione popolare, è un evento politico nel senso pieno del termine. Non solo per i messaggi che l’evento stesso esprime e veicola, ma anche per gli approcci, gli incontri, le relazioni che la festa rende possibili e facilita. Logico e scontato quanto tutto questo sia prezioso in prossimità di scadenze elettorali (peraltro a Ivrea lo sannno anche i sassi – e i cubetti di porfido del centro cittadino – quanto contino tutto l’anno gli intrecci di rapporti della “casta del Carnevale”).
Non stupisce perciò che, al momento, prima del Carnevale, non sia ancora chiaro il quadro che si presenterà agli elettori eporediesi quando, a maggio, saranno chiamati al rinnovo dell’amministrazione comunale cittadina.
Smentendo l’aforisma andreottiano “il potere logora chi non ce l’ha”, la coalizione più logorata appare oggi quella delle destre, guidate dal sindaco Sertoli, che amministrano la città dalla primavera del 2018. Dopo mesi di indiscrezioni, a portare allo scoperto le divisioni interne è bastato che, una settimana fa, Sertoli, non vedendo in arrivo la sua riconferma, annunciasse che si ricandiderà sindaco anche con la sua sola lista civica. Subito sono volate parole di fuoco, poi rapidamente raffreddate, mentre, al momento, a contendere il posto a Sertoli quale candidato della coalizione , la sua attuale vice, Elisabetta Piccoli, e l’assessora Costanza Casali.
Più noto e definito il percorso delle opposizioni che hanno avviato da mesi tavoli di confronti sui programmi e le scelte per la città e che il il 5 febbraio hanno annunciato che “a seguito del percorso intrapreso tra il circolo PD di Ivrea, Laboratorio Civico Ivrea, Viviamo Ivrea e Movimento 5 Stelle (…), le forze politiche a confronto hanno trovato una convergenza programmatica per la costruzione di una forza progressista che possa restituire la città a un’amministrazione improntata sui valori di inclusivitá e partecipazione“.
Coalizione pronta quindi per il confronto elettorale di maggio?
Forse sì, anche se non si capisce cosa sia accaduto perché, come si legge nello stesso comunicato, «Pd, Viviamo Ivrea e Laboratorio Civico Ivrea hanno convenuto che la scelta del candidato sindaco della coalizione sarà fatta attraverso le “primarie di coalizione”». Erano infatti note sia la scarsa considerazione di Laboratorio Civico sia l’avversione del Movimento 5 Stelle e di Viviamo Ivrea per il metodo delle “primarie”. Un indubbio successo del ringiovanito gruppo dirigente del PD eporediese che, peraltro, ha così rotto l’asse Viviamo Ivrea-M5S (costruito in 5 anni di opposizione in consiglio e rivendicato sin dall’inizio dei tavoli di confronto per le elezioni della primavera prossima).
Il comunicato delle tre forze politiche che parteciperanno alle “primarie di coalizione” del 26 febbraio, auspica infine «che il Movimento 5 Stelle, in qualitá di quarta forza politica che ha preso parte al processo di confronto di questi ultimi mesi, rimanga nel perimetro di coalizione per intraprendere con noi la sfida di queste elezioni».
Al momento non c’è risposta su se e come il M5S accoglierà questo “auspicio”.
fz