E se questa volta vincessimo noi?

In arrivo le lettere di licenziamento. L’ex GKN si mobilita. Una lotta esemplare.

Il 9 luglio 2021 tutti i 429 operai della fabbrica GKN di Campi Bisenzio, che produceva semiassi per automobili, vengono informati del licenziamento collettivo da una mail – procedura poi accertata come condotta antisindacale dal Tribunale di Firenze a fronte del ricorso presentato dalla FIOM. I lavoratori entrano in assemblea permanente e occupano lo stabilimento della fabbrica.
Nei tre anni successivi si susseguono cessioni di proprietà, advisors, incontri programmati e poi disertati, completa mancanza di trasparenza circa il futuro della fabbrica e dei lavoratori, tentativi di liquidazione e speculazione (rimandiamo a un articolo di Chiara Marcone).
Nel frattempo, il Collettivo di Fabbrica ha costruito mobilitazione in ogni modo possibile insieme alla stesura di un piano industriale per lo stabilimento, che prevede la riconversione per la produzione di pannelli solari e cargo bike, la creazione della cooperativa GFF (GKN For Future), la stesura di una proposta di legge regionale per l’intervento pubblico, e l’azionariato popolare, che a ottobre 2024 raggiunge la cifra di 1.300.000€ raccolti dal basso per sostenere la (ri)nascita della prima fabbrica socialmente integrata d’Italia.

Sono in arrivo le lettere di licenziamento.
La fabbrica rimane un immobile.
87 anni di storia sociale e industriale liquidati da soggetti che forse non sanno nemmeno come arrivare alla fabbrica senza navigatore. Voi invece, insieme a noi, in oltre 150.000 in 4 anni avete difeso questa fabbrica. Sapete dove è. La conoscete, la proteggete, volete che riparta.
Il territorio difende la fabbrica e la fabbrica socialmente integrata sarà a disposizione di territorio, mutualismo, comunità energetiche, cicloattivismo, mobilità sostenibile, polo della cultura working class. 
Il capitale licenzia, noi rimaniamo. Rimane la lotta, il Collettivo, il sindacato, la reindustrializzazione dal basso.
Sapete cosa fare: raggiungere il festival, venire in corteo sabato, aderire all’azionariato, spiegare ovunque che la ex Gkn è l’esempio contagioso di cui abbiamo bisogno.
Rimangono le domande, quelle a cui un pezzo della politica non sa rispondere (e infatti la butterà in caciara): Perché a dispetto di tutte le sentenze che ci danno ragione non ci hanno pagato per oltre 15 mesi? E’ accettabile un simile precedente: affamare i lavoratori per costringerli a licenziarsi? Perché provare a reindustrializzare questa fabbrica dà tanto fastidio? In nome di chi e di cosa, oggi si bruciano altri 120 posti di lavoro sul territorio, dopo averne già distrutti 300 in questi tre anni? Cosa vogliono fare dello stabilimento i due soggetti immobiliari che oggi lo possiedono?
Ma soprattutto esiste e chi è il soggetto economico che oggi si dovrebbe fare carico del pagamento di presumibilmente 18 milioni di euro di debito della ex Gkn? Un benefattore o qualcuno che guadagnerà dalla liquidazione della ex Gkn? 
Chiediamo l’intervento del consorzio pubblico, il lavoro, la vita. 
E se questa volta vincessimo noi?

#insorgiamo