A due anni dalla “liberazione” della villa di San Giusto Canavese, appartenuta al narcotrafficante Nicola Assisi, il riutilizzo sociale è ancora fermo
Sono passati due anni, da quando, il 30 aprile 2018, la società civile, Libera Piemonte e le Istituzioni sono entrate per la prima volta nella villa confiscata al narcotrafficante Nicola Assisi, nelle campagna di San Giusto Canavese.
Da allora chiediamo che il bene sia riutilizzato e diventi sede di attività sociali, per dare nuova vita a un luogo dove, per troppo tempo, ha abitato l’arroganza del potere mafioso.
Chiediamo, inoltre, che all’interno della villa siano avviate le procedura di bonifica per cancellare i segni dell’attentato che fu messo in atto poco dopo il 30 aprile 2018, quando ignoti si introdussero al suo interno, piazzando due bombole di gas, con l’obiettivo di farle esplodere, e provocando un incendio.
Dopo diverse manifestazioni e nonostante le continue richieste, a tutt’oggi nessun progetto di riutilizzo sociale è stato ancora avviato nella villa che versa in stato di degrado e abbandono.
Nell’autunno dello scorso anno, la Città Metropolitana di Torino ha avviato un bando per assegnare ad’uso gratuito la villa, alla realtà che avesse presentato il miglior progetto di riutilizzo per finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale, senza scopo di lucro, con servizi al territorio.
In contemporanea la Regione Piemonte si è impegnata a farsi carico delle spese di bonifica e ristrutturazione del bene.
Sono trascorsi 5 mesi e l’esito del bando non è ancora stato reso pubblico e i lavori all’interno del bene non sono ancora iniziati.
Il tempo passa, Nicola Assisi e suo figlio Patrick, per molti anni latitanti all’estero, sono stati arrestati, ma il meccanismo di riscatto della villa di San Giusto Canavese stenta a partire.
Chiediamo alle istituzioni preposte quali siano i motivi di questa attesa e di avviare quanto prima il percorso che porti alla restituzione sociale del bene.
Ancora oggi, 30 aprile 2020, nonostante il grande impegno di tanti soggetti istituzionali e civili, delle forze dell’ordine che continuano a tenere alta l’attenzione, le mafie, nella villa di San Giusto Canavese, vincono.