Sabato 16 giugno Trattato di Economia, coreocabaret confusionale sulla dimensione dell’economia dell’esistenza
progetto, drammaturgia, regia e interpreti Roberto Castello e Andrea Cosentino, produzione ALDES da Lucca.
Qual’è il valore del denaro? Come viviamo la sua invadente onnipresenza? Qual’è il suo rapporto con la realtà?
Terzo appuntamento del Festival sabato 16 giugno h 21 al Teatro Bertagnolio di Chiaverano con uno spettacolo paradossale e poliedrico, animato da comicità e ironia, sulle dinamiche economiche incomprensibili e incontrollabili che accompagnano il nostro quotidiano. Trattato di Economia è l’incontro fra due artisti diversi per generazione, ambito, formazione e percorso artistico, che per caso un giorno scoprono di voler realizzare entrambi uno spettacolo sulla scienza che liberi l’umanità dalla schiavitù del bisogno.
Il risultato è un progetto performativo tra parola e gesto che si interroga sul denaro, sul suo valore, sulla sua invadente onnipresenza e sulla sua sostanziale mancanza di rapporto con la realtà. Porsi ai margini del contratto per renderne palesi i paradossi, inventando situazioni limite e domande inappropriate è il modo per riprendere possesso, almeno simbolicamente, di ciò che non si capisce e non si controlla, annientandolo con una risata liberatoria.
Roberto Castello è probabilmente da ritenersi il più ideologicamente impegnato e scomodo tra i coreografi che hanno fondato la danza contemporanea in Italia. Nei primi anni ‘80 danza a Venezia nel “Teatro e danza La Fenice di Carolyn Carlson”, dove realizza le sue prime coreografie.Nel 1984, è tra i fondatori di Sosta Palmizi.Nel 1993 fonda ALDES.
Andrea Cosentino così si definisce: Teatrante attore autore comico scrittore. E’ proprietario anchorman conduttore e conduttrice unico/a di TELEMOMO’, la televisione autarchica a filiera corta.
“[…] Cerimonieri e imbonitori, affabulatori e animatori, Castello e Cosentino creano un esilarante cabaret futurista, giocano di rimessa, l’uno spalla dell’altro, e sfoderano l’arte del paradosso, solo antidoto all’illogicità delle cose. Il risultato è una bizzarra operetta morale, narrativa e performativa, che si interroga sul denaro, la sua invadente onnipresenza e la sua sostanziale mancanza di rapporto con la realtà, e che alla fine, consapevole dei propri limiti, e prendendosi gioco di se stessa, si fa recensire in video da Attilio Scarpellini che, rispettando l’assurdità dell’impianto, lo spettacolo non l’ha visto. Se le leggi del mercato sono fasulle anche il teatro in qualche modo si deve adeguare. Ma con intelligenza. Come in questo caso.”
IL MANIFESTO – Gabriele Rizza – 12 dicembre 2015
Festival MORENICA – I’m sixteen
1°giugno > 8 luglio 2018 – Chiaverano e Ivrea
Prenotazioni al numero 347.9225376 oppure [email protected] oppure biglietto in prevendita a La Galleria del Libro.