Dopo l’assemblea consortile del 25 novembre i membri dell’assemblea del consorzio In.Re.Te si preparano ad affrontare l’istituzione dell’apposita commissione per modificare lo Statuto. Ma chi dovrà far parte di questa commissione? Assemblea prevista per lunedì 9 dicembre
Nella realtà così come al cinema si sta imponendo il genere saga: molti episodi relativi ad una stessa storia, a cui il pubblico si affeziona, immedesimandosi nei personaggi, nei loro drammi e nelle loro gioie. Ecco la terza puntata della nostra piccola saga eporediese.
Lunedì 25 novembre si è svolta l’Assemblea del Consorzio In.Re.Te, come previsto. Ci si aspettava una discussione sul cambio dello statuto, dopo che l’avvocato Cavallo Perin interpellato dall’attuale Presidente Ellade Pellar, sembrava aver chiarito la sua posizione di legittimità, ma così non è stato. Ivrea, questa volta rappresentata dal sindaco Sertoli, ha chiesto di procedere all’elezione del nuovo Presidente prima di tutto. E, a motivazione di tale richiesta, ha sbandierato il parere di un funzionario della Regione, esperto in politiche sociali, contrastante con quanto asserito dall’avvocato Cavallo Perin, in base a casi analoghi. Pare ci sia stato uno scambio di battute piuttosto forte, nel quale il sindaco Sertoli ha fatto notare che se si fosse chiesto un parere ad altri avvocati si sarebbero potuti avere riscontri diversi. Cioè, non solo si è messo in discussione il parere di un illustre esperto di diritto amministrativo portando a controprova la consulenza di qualcuno che opera in tutt’altro campo, ma si è addirittura vagheggiato di eventuali possibili pareri discordi. Nelle migliori saghe c’è sempre il personaggio che ribalta le sorti sparandola grossa. Dopo aver millantato un parere poi risultato inesistente, ora si fa riferimento ad un fantomatico funzionario (un esperto di statuti?) e ci si affida alla statistica, asserendo che, chiedendo molte consulenze, magari si troverebbe prima o poi qualcuno del parere che piace.
Intendiamoci, c’è accordo sul fatto vada cambiato lo Statuto, anche per ciò che concerne il mandato del Presidente, ma non c’è accordo su quale ordine si debba seguire: se cambiare il Presidente prima della modifica dello Statuto o dopo.
La faccenda inizia ad assumere i canoni della farsa e, per fortuna, gli altri sindaci appartenenti al Consorzio hanno chiesto di poter venire al dunque, mettendo a calendario una nuova Assemblea per lunedì 9 dicembre, con all’ordine del giorno l’istituzione di una commissione per la modifica dello Statuto. Perché per modificare uno Statuto è necessario istituire un’apposita commissione. E qui è possibile si apra quello che in gergo cinematografico, per restare dentro la metafora, si chiama spin off, cioè una nuova storia che ha come protagonisti alcuni personaggi della vecchia impegnati in avventure parallele: chi farà parte della commissione?
Ivrea aveva già detto che come socio di maggioranza relativa (33% con circa 800 mila euro l’anno) voleva contare di più.
Quindi, ricapitolando, la saga Commissione si stacca da quella Statuto, ma ad accomunarle c’è il tema della durata della carica del Presidente, se dovrà essere legata al mandato amministrativo o se potrà esserne scollegata.
Resta a sé la vicenda della legittimità dell’attuale Presidente, si attendono pareri da altre galassie o un nuovo colpo di scena.
Per il finale di stagione, confidiamo nella maestria dello staff di sceneggiatori, i quali hanno dato ampia prova di fantasia, tale da impedire anche al più attento e preparato pubblico di cogliere in anticipo i possibili sviluppi. Fuor di metafora: sfugge il senso di questo parapiglia ed è assai difficile azzardare interpretazioni. Ma noi ci proviamo: il tempo per la conta delle teste c’è stato e si preferisce procedere alla modifica dello Statuto dopo aver eletto un nuovo Presidente, affinché sia più facile percorrere la strada preferita. Restate sintonizzati. Non è finita.
Lisa Gino