Anche la cerimonia di commemorazione della cattura a Lace del Comando partigiano della 76° Brigata, VII Divisione Garibaldi risentirà delle restrizioni dovute alla pandemia, ma anche se in numero ridotto, la presenza di antifasciste e antifascisti sarà forte nello spirito e sempre alta la riconoscenza verso i partigiani trucidati dai nazifascisti.
Il messaggio dell’Anpi di Ivrea e Basso Canavese
RICORDIAMO LACE. CON UNA PRESENZA VIRTUALE
Un doveroso principio di cautela.
Sta iniziando la terza ondata del covid, peggiore delle prime, resa ancora più terribile dalle varianti che si stanno presentando. La speranza è nelle vaccinazioni, ma se esse si svolgeranno lentamente tali varianti avranno il tempo di mutare e diventare resistenti ai farmaci. La ricetta, purtroppo, sarebbe una sola: un lockdown stretto e totale accompagnato da una massiccia campagna vaccinale a tappeto. Saremo in grado di realizzare ciò? Sarà perlomeno difficile, perché l’insofferenza si fa fiume in piena, si cerca di rimuovere l’angoscia, si pensa all’economia in crisi, senza capire che essa non potrà mai riprendere in un mondo squassato dalla peste di questo secolo. Soldi in cambio di morti? E’ una domanda che i “padroni del vapore” non si pongono, avendo i mezzi per salvarsi, e così sacrificano la forza lavoro, come hanno sempre fatto. Ci sono alternative? Sicuramente sì, ma richiedono una chiara consapevolezza del problema ed un forte senso di sacrificio, individuale e collettivo, per risolverlo.
Nel frattempo, stanno riprendendo le normali attività sociali, le cerimonie, le manifestazioni, i presìdi. Eventi di forte valore simbolico, certo, ma che ci interrogano se non vi siano modi diversi per svolgere l’imprescindibile impegno sociale e politico. Occorre progettare in fretta nuove modalità. Perché ciascuno di noi su una piazza, per quanto ci si illuda possa restare “distanziato”, è una potenziale fonte di contagio (che, non dimentichiamolo, si diffonde esponenzialmente).
Per questi motivi la Sezione Anpi di Ivrea e Basso Canavese, pur aderendo alle istanze civili di tante Associazioni, partecipa soltanto con un numero ridotto di rappresentanti, ed invita in questa fase epidemica a ridurre le occasioni di incontro “in persona” per un doveroso principio di cautela.
LA CERIMONIA DI LACE
In particolare, ci stiamo avvicinando al 29 gennaio, 76° dalla cattura a Lace del Comando partigiano della 76° Brigata, VII Divisione Garibaldi. Come ogni anno ricordiamo i 12 compagni caduti per mano nazifascista. E’ un segno di memoria, di rispetto, di ringraziamento sincero per quanto essi ci hanno dato: democrazia, libertà e Costituzione. Una suggestiva, raccolta, partecipata cerimonia del Ricordo che risentirà anch’essa, purtroppo, delle difficoltà legate alla pandemia.
Infatti, per rendere concreto il “doveroso principio di cautela” cui all’inizio ci siamo richiamati, soltanto tre nostri rappresentanti saranno presenti a Lace, per una visita rapida e nel pieno rispetto delle norme sanitarie, secondo le modalità e gli orari concordati con gli amici della Sezione Anpi Valle Elvo e Serra [ore 19]. Ovviamente, la prima indispensabile condizione, sarà che le normative anticovid consentano gli spostamenti e la permanenza nel giorno e nell’ora prevista.
Sempre per misure di sicurezza il Coro Bajolese non interverrà.
La Sezione Anpi di Ivrea e Basso Canavese invita alla massima prudenza. Chi volesse essere presente lo farà a titolo personale. Da ciascuno di noi deve venire un grande senso di responsabilità, un principio di cautela persino esasperato, una resistenza oltre ogni limite, perché anche di un solo contagiato, un solo morto, porteremmo il peso e la colpa tutti.
Ricordiamo che dal giorno 29 gennaio sarà postato sulla pagina Facebook dell’Anpi di Ivrea e Basso Canavese il video “Le notti di Lace” con le immagini degli ultimi dieci anni di partecipazione e memoria. In queste attuali, particolari e tristi circostanze, sarà un modo per essere presenti, sia pur virtualmente, accanto ai nostri Caduti partigiani.
Invitiamo anche i Cittadini di Ivrea, qualora si trovassero a passare nelle vie e piazze intitolate ai Martiri di Lace, a sostare un attimo, sempre nel rispetto degli orari e delle norme, accanto alle lapidi ed ai totem loro dedicati, per un pensiero ed una riflessione [Pierino Crotta è invece ricordato in un totem a Cascinette]. Se ci verranno inviati ([email protected]) dei contributi (foto, commenti…), saranno pubblicati e diffusi insieme al video; così ci riuniremo ugualmente in una comunità antifascista, anche se a distanza.