Dopo mesi difficili, di incertezza e timori, con la paura che fosse proprio finita, arriva in extremis l’offerta della cinese Dingsheng che apre una nuova fase per la Comital-Lamalù di Volpiano.
La crisi di Comital-Lamalù è esplosa a fine luglio 2017 quando la proprietà francese ha avviato la procedura di cessazione dell’attività e di licenziamento di tutti i 140 lavoratori (erano 1000 prima della crisi). La reazione dei lavoratori è stata immediata, i cancelli dello stabilimento sono rimasti presidiati per mesi e grande è stata la mobilitazione attorno a loro, con il sindaco di Volpiano e quelli dei paesi limitrofi in prima fila. Era chiaro a tutti cosa voleva dire per il territorio, per le famiglie, perdere quegli ultimi 140 posti di lavoro. Presto si è capito che nulla ci si poteva aspettare dai francesi, si doveva trovare un nuovo acquirente. Nel 2018 è arrivata la dichiarazione di fallimento, si fanno i bandi, ma vanno deserti. I lavoratori non si sono però mai arresi, e anche se ormai la loro fabbrica non era più competitiva per i mancati investimenti sui macchinari, avevano dalla loro un’esperienza unica nella lavorazione dell’alluminio. Ed è infatti un colosso dell’alluminio, il gruppo cinese Dingsheng, che il 31 maggio scorso invia una lettera di interesse finalizzata a un’offerta. Si riaprono il bando e le speranze. E ieri con l’apertura delle buste è arrivata la buona notizia: Comital-Lamalù può ripartire. La cautela è d’obbligo in questi casi, troppe false ripartenze si sono viste in questi anni, ma oggi è il momento di tirare un sospiro di sollievo e guardare avanti.
“In troppi avevano dato ormai per morta la Comital – dichiarano Edi Lazzi, segretario Fiom-Cgil e Julia Vermena responsabile di Comital-Lamalù per la Fiom-Cgil gli unici a crederci fino alla fine, insieme alla Fiom e a pochi altri, sono stati le lavoratrici e i lavoratori: una buona notizia per loro e per il territorio, anche se ora occorrerà un confronto con la nuova proprietà sui tempi della ripresa dell’attività e del ritorno al lavoro di tutti. In questa lunga ed estenuante vertenza un ruolo importante e competente è stato svolto dai curatori fallimentari, questa sinergia con la lotta dei lavoratori ha portato al risultato iniziale che è una nuova partenza per gli stabilimenti di Volpiano.
In questo quadro ci aspettiamo un impegno forte da parte del governo e delle istituzioni locali che hanno seguito l’evolversi di questa difficile vertenza, che a più riprese ha rischiato di precipitare in modo drammatico e definitivo.”
Cadigia Perini