Due buone notizie per Comdata: l’acquisizione del servizio clienti telefonico di Giordano Vini per la sede di Ivrea e la vincita della super-gara INPS-Equitalia. Ma quelle che sono buone notizie per Ivrea e Comdata, possono avere risvolti negativi per altre aziende e territori.
Comdata, che ricordiamo dal 2016 è controllata per l’80% dal fondo di private equity americano Carlyle Group, ha incassato la più grande gara pubblica degli ultimi anni (se non di sempre). Una vera boccata d’ossigeno per il Gruppo che ha la sua sede principale a Ivrea in quel Palazzo Uffici che fu sede storica Olivetti. Una sede oggi però colpita pesantemente dal calo di attività, tanto che a dicembre scorso l’azienda annunciò 200 esuberi “convertiti” poi, grazie alla mobilitazione dei lavoratori e all’accordo sindacale, in 902 contratti di solidarietà. La speranza dei lavoratori è che le nuove commesse, una delle quali, Giordano Vini, destinata a Ivrea, possano ridurre gli ammortizzatori sociali e la precarietà.
INPS: Comdata insieme a Network ContactS vince la gara INPS per servizi di call center.
Comdata e Network Contacts, azienda con sede legale a Molfetta (BA) in via Olivetti (coincidenze…), si sono aggiudicate la più grande gara mai bandita in Italia con una base d’asta di 151 milioni di euro indetta per selezionare “il miglior partner cui affidare la gestione delle interazioni con il cittadino e l’ammodernamento delle infrastrutture tecnologiche dell’Istituto”. L’incarico, gestito in Rti (Raggruppamento temporaneo di imprese) per 24 mesi (più 12 mesi opzionali di proroga), prevede la riprogettazione del modello di relazione con il pubblico e l’adeguamento delle infrastrutture con l’integrazione di soluzioni digitali innovative, oltre al servizio di gestione multicanale dei contatti. Non solo quindi servizi di call center, ma entrambe le aziende attiveranno le proprie competenze nel settore del “Customer Process and Interaction Management”, ovvero lo studio e progettazione di nuovi processi gestione e interazione con il cliente. Per il contact center si parla di un migliaio di postazioni di lavoro e circa 2000 addetti su diverse sedi in Italia. Verrà applicata come d’obbligo la clausola di salvaguardia che impegna le aziende vincitrici ad assumere il personale già operante su quella attività. Non vi saranno quindi ricadute dirette sul nostro territorio, sulla sede di Ivrea, ma certo l’acquisizione di questa importante commessa rafforza l’intero Gruppo Comdata in Italia. “Siamo molto orgogliosi di mettere in campo le nostre elevate competenze tecnologiche per contribuire al miglioramento di un servizio fondamentale per il Paese – dichiara Massimo Canturi, CEO di Comdata Group – L’aggiudicazione del bando Inps-Equitalia è inoltre un ulteriore riconoscimento dell’impegno di Comdata a investire in processi, tecnologie e persone per creare valore per tutti i propri clienti e per fornire servizi di indiscussa eccellenza agli Italiani. L’alta efficienza delle soluzioni innovative, combinata con la capability organizzativa e gestionale che Comdata è in grado di fornire, è stata alla base della crescita del Gruppo, che oggi vanta una leadership indiscussa nel mercato italiano.”di soluzioni per il “customer care” e la “digital tranformation”. Ora Comdata deve dimostrare la bontà di questa “capability organizzativa e gestionale”, perché per quello che vediamo a Ivrea, nella gestione degli operatori di call center e nella pianificazione e organizzazione delle attività, tutta questa capacità stenta ad emergere.
Giordano Vini: il trasferimento da Alba a Ivrea non senza conseguenze per il cuneese
Il noto venditore di vini per corrispondenza, Giordano Vini SpA di Valle Talloria d’Alba (CN) ha comunicato a inizio marzo di aver deciso di affidare la commessa della gestione “Servizio Clienti” a Comdata a partire dal prossimo 1° aprile. Comdata da parte sua ha comunicato di voler spostare il servizio, che impiega 87 persone tra il cuneese e Torino, nella propria sede di Ivrea. Sappiamo bene che Comdata ha un problema di “efficientamento” nella sede di Ivrea, rifiuta quindi altre opzioni (come spostare il servizio nella più vicina sede di Asti) e rimane per questo ferma nella sua posizione: disponibile ad assorbire tutto il personale ma a condizione che si spostino a Ivrea (e rinuncino al “superminimo” concesso loro quando passarono in Koinè quale compensazione per il passaggio dal più favorevole contratto alimentare a quello delle telecomunicazioni). Naturalmente felici i lavoratori nella sede di Ivrea, anche se resta l’amaro in bocca per un lavoro che viene conteso fra lavoratori che hanno gli stessi problemi. Inutile dire infatti che oggettivamente il trasferimento non è possibile per tutti e di fatto costringerà al licenziamento buona parte (tutti?) i 41 lavoratori di Valle Talloria d’Alba, quasi tutte donne, molte con contratti part time, per l’impossibilità a pendolare a causa dei costi e i tempi di viaggio (280 km giornalieri) incompatibili con la gestione della vita, i contratti part time e gli stipendi modesti. Queste 41 persone erano già state cedute due anni e mezzo fa dalla Giordano ad altra azienda (Koinè), ma tutte avevano continuato a lavorare nella sede di Valle Talloria della Giordano. Il trasferimento a Ivrea invece è chiaramente problematico.
E’ facile immaginare che in questa vertenza saranno in difficoltà anche le organizzazioni sindacali, quelle della provincia di Cuneo sono naturalmente contrarie al trasferimento a Ivrea, quelle torinesi vedranno favorevolmente il nuovo lavoro per la sede eporediese. Martedì 19 marzo c’è stato l’ultimo incontro fra le parti in Regione Piemonte. Le posizioni sono rimaste però bloccate. L’assessora Pentenero non ha potuto far altro che chiedere a Koinè di aprire una procedura per ottenere agli ammortizzatori sociali per i lavoratori che non possono trasferirsi e a Comdata di applicare la clausola sociale per chiunque intenda trasferirsi. Il prossimo incontro in Regione è convocato per mercoledì 27 marzo.
Comunque vada l’ultimo incontro in Regione, pare certo che il “servizio clienti” di Giordano Vini si farà in Comdata Ivrea. Ci auguriamo impegnando in questa nuova commessa lavoratori ora in FIS utilizzando criteri sociali per la scelta, cioè privilegiando il rientro al tempo pieno (o part time completo) di lavoratrici e lavoratori monoreddito e con carichi familiari.
Cadigia Perini