Seconda edizione, 15-16 e 21-22-23 settembre 2018
E’ raro trovare, in tempi economicamente così delicati, il modo di dedicare risorse ed energie all’approfondimento culturale, soprattutto in un ambito artistico emozionante e coinvolgente ma complesso e poco rappresentato come la musica classica. Spesso la cultura è il primo settore a subire riduzioni, a venir considerato superfluo e quindi scomparire nella miriade di impellenze fra le quali i Comuni, soprattutto i più piccoli, si devono districare.
Così non avviene però all’ombra della Serra: l’Unione dei Comuni della Serra hanno confermato il loro sostegno all’Associazione Il Timbro nell’ opera di diffusione della musica classica sul territorio del Canavese. Il lavoro dell’associazione è sostenuto altresì dalla Fondazione Guelpa.
A fronte di una risposta del territorio più che calorosa l’anno passato (tutto esaurito presso tutti e 4 i comuni!!), Il Timbro non poteva che rilanciare, allargando sia la proposta artistica (chiamando Zsombor Sidoo, giovanissima promessa della chitarra, dall’Ungheria, e Lautaro Acosta, noto violinista di origini argentine, insieme al gruppo Tango Sonos, fra gli altri artisti in cartellone) che il raggio di azione; ai 4 concerti nei Comuni dell’Unione della Serra si aggiunge infatti un appuntamento particolare, all’insegna della musica latina, che si terrà presso il Castello di Parella.
Come sempre la prospettiva divulgativa è elemento chiave: ad eccezione del concerto di apertura, gli altri spettacoli verranno brevemente introdotti dalla “nostra” pianista Giorgia Delorenzi, in modo da accompagnare il pubblico dentro la musica ed al contempo creare un fil rouge didattico fra i vari appuntamenti.
I concerti si terranno nel fine settimana del 15 e 16 settembre, e del 21,22 e 23 settembre 2018 e saranno gratuiti.
· La rassegna si aprirà nella sede di Vistaterra, presso il Castello di Parella sabato 15 settembre: alle 20.30 il concerto di musica latinoamericana dei Tango Sonos, ai quali si aggiunge il M. Giacomo Agazzini, docente di violino presso il Conservatorio G. Verdi di Torino. Pianoforte, bandoneon e due violini per una serata all’insegna del divertimento e del ritmo: la formazione, ospite regolare in teatri di riferimento nazionale (recentemente al Ponchielli di Cremona), intratterrà il pubblico nella splendida Corte dei Mercanti.
· Domenica 16 settembre alle 18.00 appuntamento al teatro Bertagnolio di Chiaverano: Stefano Musso al pianoforte e Vladimir Mari al violino proporranno la sonata n.1 di Brahms e la sonata n7 di L.V. Beethoven per violino e pianoforte: sarà l’occasione per conoscere due brani storici del reperto classico e romantico e per apprezzare due noti ed affermati musicisti.
· La settimana successiva, venerdì 21 settembre alle 20.30 a Bollengo, il chitarrista ungherese Zsombor Sidoo ci proporrà un vero e proprio viaggio nella storia della chitarra, utilizzando uno strumento di fattura romantica per suonare la musica barocca di Joan Sebastian Bach (1685-1750) e del compositore spagnolo Daniel Aguado (1784-1849), per poi passare alla chitarra moderna per eseguire le composizioni del messicano Manuel Ponce (1882-1942). L’incantevole cornice sarà la chiesa dei Santi Pietro e Paolo a Bollengo.
· Sabato 22 settembre alle 20.30 sarà la volta del duo chitarristico Tomasi-Musso a Burolo, Castello Basso. Formazione di rilievo internazionale, reduci da una brillante tournée in Messico, si esibiranno in un concerto in cui la musica francese ricoprirà un ruolo centrale. Le musiche di Debussy e Ravel porteranno l’ascoltatore al centro dell’impressionismo musicale, dove i colori e i timbri unici della chitarra daranno nuova vita alle opere originali per pianoforte. Le trascrizioni sono originali del duo.
· “I Colori di Settembre” chiuderanno domenica 23 settembre alle 18 nella Chiesa Parrocchiale di Albiano, vero gioiello del periodo barocco. Il “Trio Chagall” eseguirà due capolavori di Beethoven (1770-1827) e Shostakovich (1906-1975). Il primo, composto nel 1808 e dedicato alla contessa Anna Marie Erdoty è uno dei vertici assoluti della produzione cameristica del compositore tedesco, mentre la composizione di Shostakovich, scritta tra il febbraio e l’agosto 1944, riflette tutta la drammaticità di quel momento storico.
M. Stefano Musso, Presidente dell’Associazione Il Timbro